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STRADA TORCOLA: IL PARCO DELLE OROBIE “RIMODULA” LA SANZIONE AL COMUNE DI MOIO DE’ CALVI

STRADA TORCOLA: IL PARCO DELLE OROBIE “RIMODULA” LA SANZIONE AL COMUNE DI MOIO DE’ CALVI

Una questione aperta da ormai quattro anni, sulla quale si aprono scenari inaspettati. Il Consiglio di Gestione del Parco delle Orobie, riunitosi nella sede di Albino lo scorso 6 luglio, ha deliberato la “Rimodulazione delle Sanzioni al Comune di Moio de’ Calvi” comminate nel 2019 dal Parco stesso per complessivi 45.312,53 euro. Al centro delle multe la strada agrosilvopastorale “Strada Granda” che da Moio sale verso il monte Torcola, toccando in ampie parti anche il territorio di Valnegra, con un esborso complessivo superiore al milione di euro. Un’opera cardine per l’Amministrazione Comunale guidata dal 2019 dal sindaco Alessandro Balestra, che ha rivestito l’incarico di progettista della strada, dimettendosi poi (per incompatibilità) al momento dell’elezione a primo cittadino.
Le sanzioni erano state irrogate “per opere realizzate in difformità o in assenza e/o difformità di istanza”, come del resto confermato anche in una perizia giurata del tecnico comunale Alessandro Nisoli. A propria discolpa il sindaco (nonché progettista) Balestra aveva invocato la necessità di migliorare pendenze e percorribilità del tracciato. A novembre 2020 il Parco delle Orobie, presieduto da Yvan Caccia e allora diretto da Mauro Villa, aveva confermato definitivamente le sanzioni, escludendo la possibilità (invocata dal Comune) di effettuare l’esecuzione di opere di pari importo. Nelle settimane successive il Comune di Moio de’ Calvi aveva proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, tramite l’avvocato Raffaella Bordogna. Particolarmente accesi sulla questione gli scontri di questi anni in Consiglio Comunale, dove la minoranza di “Moio per te” per voce del consigliere Giambattista Gherardi ha più volte proposto interrogazioni e ordini del giorno, tesi a verificare come il Comune intendesse rivalersi sul progettista (il sindaco contro se stesso) per essere rifuso del valore delle sanzioni e delle spese legali sostenute per il ricorso a Mattarella. Un tema riportato in evidenza da un’ulteriore sanzione di 3.523,64 euro divenuta esecutiva nel 2022 per la stessa strada dalla Comunità Montana Val Brembana (in un tratto non di competenza del Parco), regolarmente pagata e messa a bilancio dal Comune di Moio.
Ora il fatto nuovo è rappresentato dal passo indietro deliberato dal Consiglio di Gestione del Parco alla cui riunione ha presenziato con funzioni di segretario anche il direttore del Parco, Davide Brumana. Quest’ultimo è stato nominato lo scorso febbraio al posto di Mauro Villa, salutando così il nuovo incarico: “Dopo quindici anni le carte in tavola sono cambiate e alla direzione del Parco torna, in seguito alla vittoria in un concorso, un esponente della Lega”. Al partito del Carroccio ha aderito ufficialmente nel maggio 2022 (con presentazione alla stampa nella sede cittadina di via Cadore) anche il sindaco di Moio, Alessandro Balestra.
Fra maggio e giugno di quest’anno sono intercorse interlocuzioni fra il legale del Parco (avvocato Paola Brambilla), il presidente Caccia, il direttore Brumana ed il Comune di Moio. A sbloccare la situazione è intervenuto un “parere pro veritate” dell’avvocato Brambilla che ha proposto una rimodulazione delle sanzioni in autotutela da parte del Parco, sia per il valore di riferimento su cui va calcolata la sanzione, sia per ottemperare alla norma che impone, in presenza di più sanzioni legate alla stessa violazione, di applicare la sanzione per la violazione più grave, aumentata sino al triplo. Il parere alla base della rimodulazione si conclude ritenendo “che il Consiglio possa quindi deliberare di dar corso ad una soluzione conciliativa che, facendo applicazione delle chiarificazioni sopraggiunte valuti l’ipotesi di abbandono consensuale del ricorso a fronte della rideterminazione in autotutela delle due sanzioni e del ricalcolo della sanzione finale irrogabile”.
Gli uffici del Parco provvederanno al ricalcolo, formulando la proposta al Comune di Moio per il pagamento e l’abbandono del contezioso “a spese compensate”. La minoranza consiliare preannuncia comunque battaglia: “Quale che sia la nuova entità delle sanzioni – sottolinea il consigliere Gherardi –  andremo fino in fondo per vedere riconosciuto il danno erariale procurato alle casse del Comune, già di fatto evidente con la sanzione pagata alla Comunità Montana e con le spese legali (non meno di 10.000 euro) che resteranno comunque a carico dei cittadini di Moio. Per non parlare delle “manutenzioni straordinarie” che ogni anno, per centinaia di migliaia di euro, si sono rese necessarie per migliorare il tracciato progettato in origine. Su questi temi abbiamo già presentato nelle scorse settimane un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.

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