Nuovi orizzonti dopo la pandemia all’insegna di in’eccellenza casearia della terra Bergamasca. È stato pubblicato il nuovo libro edito dal Centro Studi Valle Imagnadal titolo “Stracchini – Stile caseario dell’antica civiltà dei bergamini e sua evoluzione attuale”.
Ne è autrice Irene Foresti, trentasettenne di Tavernola (Bg), che propone ben 356 pagine riccamente illustrate.
“Nel vastissimo e variegato panorama caseario italiano – sottolinea Antonio Carminati, presidente del Centro Studi Valle Imagna – ad un primo sguardo superficiale pare non possa esserci nulla di più semplice di uno Stracchino. Il suo candore, l’odore delicato e la morbida consistenza, complici anche alcune infelici immagini pubblicitarie, suggeriscono un’identità quasi ordinaria, senza fronzoli né particolarità. Ma, invece, dietro il semplice termine Stracchino si cela un mondo vastissimo, sia dal punto di vista alimentare che storico-culturale.
Lo Stracchino non è uno solo, perché gli Stracchini sono tanti, tanto simili quanto peculiarmente diversi fra loro. E gli Stracchini, nella loro illusoria semplicità, se oggi non sono solo dei semplici formaggi, in passato sono stati anche un importante marcatore sociale, oltre che fondamentale apporto alimentare per ampi strati di popolazione, discreti attori del mercato agroalimentare e decisivo elemento identitario della civiltà dei Bergamini (che ha creato un vero e proprio stile caseario). Ci sono poi Stracchini amati da qualcuno e odiati da altri (non solo per questioni di “puzza”), Stracchini che si chiamano così ma che in realtà sono dei dolci, Stracchini anonimi protagonisti della mitologia, Stracchini conosciuti sotto altro nome e Stracchini che, nel passato, hanno avuto un ruolo da protagonisti (che oggi non hanno più). Questa ricerca, abbracciando vari ambiti ed epoche storiche, vi guiderà nell’insospettabile mondo dei “semplici” Stracchini”. L’autrice Irene Foresti è laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari per la Ristorazione. Dopo essersi occupata della direzione di impianti di grande distribuzione food, di educazione alimentare e marketing e comunicazione dei prodotti alimentari, da anni ha intrapreso la carriera di Direttore Qualità e Sicurezza Alimentare presso un’azienda di ristorazione collettiva, che gestisce i servizi di refezione presso scuole, aziende, ospedali e case di cura. Nel tempo, appassionata di lingua, storia e cultura dell’alimentazione e della cucina, ha compiuto studi e ricerche che l’hanno portata alla partecipazione a convegni di settore, alla stesura di articoli su testate on-line ed alla pubblicazione di importanti volumi. Nel 2017 per il Centro Studi Valle Imagna ha pubblicato il volume “Cibo, terra e lavoro: cultura ed etnografia alimentare nella storia sociale della Valle Brembana”.
Per acquistare il nuovo libro è possibile consultare il sito www.centrostudivallemagna.org. Contributo richiesto: euro 15,00 (+ spese di spedizione).
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario