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Stati generali della MONTAGNA:

verso un’agenda strategica condivisa

Il formulario è rivolto a tutti i Comuni, cittadini, imprese, associazioni del terzo settore e a tutti coloro che desiderano fornire un proprio contributo, presentare una riflessione, elaborare una proposta sui temi che veranno affrontati nel corso degli Stati Generali della Montagna, con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione e arrivare a definire in modo condiviso le priorità per lo sviluppo delle aree montane bergamasche.
Le osservazioni raccolte ed elaborate potranno essere portate ai tavoli regionali del progetto Montagna Futuro, nonché raccolte all’interno di un documento strategico sulla montagna che verrà redatto dalla Provincia di Bergamo in collaborazione con le Comunità Montane e l’Unione Bergamasca del Club Alpino Italiano.

10 GIUGNO  workshop  14.30 – 18.30(GREEN HOUSE – Zogno)
GOVERNANCE E POLICIES MIRATE PER I TERRITORI MONTANI

Enrico Borghi – Coordinatore Strategia Nazionale Aree Interne Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente Nazionale Uncem

Economia circolare, servizi eco sistemici e strategia nazionale aree interne

Un’economia di tipo circolare produce sistemi capaci di rigenerarsi da soli, in tal senso per i territori montani rappresenta un nuovo modo di pensare e una grande opportunità di sviluppo in quanto ricchi di risorse naturali da tutelare, nonchè fornitori di servizi econsistemici essenziali all’intera società. In tale direzione si muove la proposta normativa sul pagamento dei servizi ecosistemici, attualmente in discussione in Parlamento, che stabilisce una remunerazione per le aziende e i comuni che tutelano l’aria, l’acqua, l’ecosistema e l’ambiente di montagna.

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Anna Giorgi –  Direttore Università della Montagna – sede decentrata a Edolo dell’Università degli Studi di Milano

Giovani, start up, green economy, resilienza, dalla dimensione locale a quella macroregionale alpina

La diffusione di conoscenze e competenze per fare impresa in montagna è il primo passo per sostenere lo sviluppo di start up innovative, soprattutto da parte dei giovani. Per coltivare le economie montane occorre puntare l’attenzione sulle opportunità della green economy, essere in grado di coniugare vocazione del territorio alpino, competitività e sostenibilità, valorizzare la dimensione locale all’interno di una rete di relazioni più ampia, incoraggiare la capacità di adattamento al cambiamento tra tradizione e innovazione: strategie che insieme possono rilanciare lo sviluppo di un territorio a partire dal profondo legame con il contesto culturale e identitario.

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Ugo Parolo – Sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alle politiche per la montagna

Programmazione, politiche territoriali e servizi alla comunità locale

La programmazione di politiche specifiche per la montagna deve puntare su azioni coordinate e interdisciplinari, integrare progettualità e risorse di varia provenienza (regionali, europei), mettere in sinergia gli attori delle comunità locali con soggetti competenti e reti consolidate.
Adottare un approccio place based nelle politiche territoriali significa coinvolgere le comunità locali, valorizzare le loro conoscenze e promuovere la cooperazione interistituzionale.
Le politiche per la montagna devono altresì essere in grado di garantire pari opportunità di accesso ai servizi e condizioni economiche equivalenti tra i cittadini della montagna e quelli della pianura, e incentivare un patto di grande solidarietà tra gli abitanti delle terre alte e delle metropoli urbane.

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CMIMAGNA

24 GIUGNO workshop  14.30 – 18.30 – (Terme di Sant Omobono)

VIVERE LA MONTAGNA TRA IDENTITA’, COMUNITA’ E SVILUPPO AGRICOLO-RURALE

Aldo Bonomi – AASTER

Sviluppo della comunità e partecipazione

Sostenere lo sviluppo della comunità locali e la partecipazione attiva delle diverse generazioni nei territori montani rappresenta una vera e propria sfida contro la marginalizzazione e lo spopolamento di questi territori. In tal senso è importante adottare politiche mirate in grado di incoraggiare e rafforzare le reti diffuse e mettere in collegamento aree marginali e centri nevralgici. Occorre costruire una nuova alleanza tra chi vive in città e chi vive in montagna, innescare nuove economie di comunità basate sull’inclusione sociale, ricostruire il dialogo tra istituzioni, imprese e associazioni del territorio. E’ in tal senso importante occuparsi delle comunità più fragili per costruire comunità più consapevoli della propria identità di luogo e appartenenza culturale, e più orientate allo sviluppo di un territorio socialmente coeso e solidale.

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Renato Ferlinghetti  – Università degli Studi di Bergamo – Centro Studi sul Territorio ‘L. Pagani’

Valorizzazione del territorio a partire dal paesaggio agricolo rurale

Le montagne sono uno straordinario patrimonio di risorse naturali paesaggistiche, idriche, forestali e animali che deve essere regolato per poter essere preservato così da garantirne l’accesso alle popolazioni locali e non.
E’importante far comprendere, a partire dai programmi educativi e scolastici delle agenzie formative di ogni ordine e grado, il valore e rispetto della ricchezza culturale, ecologica, antropologica e biodiversità delle montagne, quali risorse essenziali per l’ecosistema globale. Le montagne detengono un fattore di unicità che deve diventare fattore di competitività attraverso l’attuazione di interventi che sappiano valorizzare e salvaguardare questo patrimonio di risorse strategiche e fragili, attraverso la gestione del paesaggio rurale, naturale e sociale montano.

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Roberta Garibaldi – Università di Bergamo

Valorizzazione filiera agroalimentare e promozione del territorio

Valorizzare le filiere agrolimentari montane rappresenta un importante occasione di sviluppo e promozione delle culture e comunità di un territorio. In tal senso occorre promuovere un’agricoltura in difesa delle specialità e qualità produttive della montagna, valorizzare le culture alimentari tipiche di un territorio, puntare sulla sostenibilità delle produzioni agroalimentari, individuare appropiate strategie di maketing territoriale e integrarle nell’offerta culturale e turistica. Infine è importante diffondere pratiche di sviluppo e consumo sostenibile, puntando su una competitività basata sulle qualità dei prodotti, sulla valorizzazione delle loro peculiarità organolettiche e nutrizionali, e sui benefici sul piano della sicurezza e della salute.

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CMVALLESERIANACM SCALVECMLAGHI

1 LUGLIO workshop 14.30 – 18.30 – (Clusone, Auditorium Comunale)

STRATEGIE CONDIVISE PER UN TURISMO DI QUALITA’ NELLE AREE MONTANE

Gli Stati Generali della Montagna, costituiscono un’occasione preziosa anche per acquisire informazioni su come le istituzioni e i singoli cittadini valutano le condizioni e le potenzialità turistiche del loro territorio, dal momento che il turismo presenta forti segnali di cambiamento. Per questo vi poniamo alcune semplici domande, alle quali le/vi preghiamo di rispondere.

22 giugno 2017 ore 16.00 laboratorio di approfondimento

Andrea Macchiavelli – docente di Economia del Turismo all’Università di Bergamo

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