Chi si apprestasse a visitare Montecampione oggi avrebbe l’impressione di una stazione sciistica abbandonata la suo destino, fatto di incuria nonostante i 13 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per il rifacimento di tre impianti sciistici. Nevediversa 2024 di Legambiente inserisce anche gli edifici del Plan e del Villaggio di Preottone di Montecampione nel percorso di degrado senza futuro della stazione camuna, nei comuni di Artogne e Pian Camuno (quota 1200 metri s.l.m.), costruiti a metà anni ’70 e dismessi all’incirca nel 2010.
Da qualche anno si sta tentando il rilancio di queste strutture e proprio sul finire del 2024 pare essere stato fatto un piccolo passo in questa direzione. Questo almeno è quello che pensa chi ha interesse a continuare ad investire soldi in quelli che Legambiente definisce «impianti sottoposti a “accanimento terapeutico”».
I prossimi passi sono vincolati alle delibere assunte – proprio in questi giorni – dal Consiglio comunale di Artogne che deve far suo l’impegno all’acquisto degli impianti attraverso il finanziamento regionale. Quindi, prima del 31 gennaio, tutto il malloppo dei documenti, inerenti la stazione sciistica sono attesi al Pirellone
Ma con questo atto non cesseranno i problemi per Montecampione e tutte le altre stazioni sciistiche che operano ad un’altezza intorno ai 1200 m.l.m.. In montagna, ormai, si pratica un turismo della neve senza neve. Lungo tutta la Penisola aumentano gli impianti temporaneamente chiusi o aperti a singhiozzo, ma non accennano a diminuire i Finanziamenti d’oro per l’innevamento artificiale. I cambiamenti climatici stanno praticamente affossando il turismo invernale che si regge ormai quasi solo grazie ai finanziamenti pubblici. Nel 2024 gli impianti dismessi in Italia sono in tutto 260 (11 più del 2023), 177 quelli temporaneamente chiusi (più 39 sull’anno precedente), 93 quelli aperti a singhiozzo. Nonostante ciò, da oltre 20 anni «Regioni e Stato – scrive Legambiente – rispondono unicamente alla crisi del settore con robuste iniezioni di denaro pubblico a sostegno di impianti e innevamento artificiale».
Regione Lombardia, dal canto suo, ha introdotto diverse misure a sostegno delle località sciistiche del proprio territorio: dal bando «Neve programmata» del 2019 (11.160.644 euro per 35 soggetti privati) ai bandi «Innevamento» (2018-2022), circa 7 milioni per una quarantina di beneficiari.
Dal bilancio 2022 del consorzio Adamello ski Pontedilegno – Tonale risultano contributi pubblici per oltre 739mila euro, cui si vanno ad aggiungere i dieci milioni di euro ricevuti dalla Sit (Società impianti turistici) di Ponte di Legno.
Se sul fronte della neve le cose vanno come vanno, timidi segnali si registrano a Montecampione , perlomeno per il residence del Plan a 1800. Dopo anni di abbandono, all’insegna del degrado e della distruzione, lo scorso anno è stato all’insegna della rinascita minima e verso la fine 2025 potrebbero esserci le prime riaperture degli appartamenti del residence