Testato e presentato uno strumento importante nella lotta contro il tempo per individuare persone disperse, intervenendo con tempestività. La tecnologia, ideata inizialmente per la ricerca di criminali e persone pericolose in ambiente ostile, è stata adattata al soccorso in montagna, e fin ora è stata utilizzata solo due volte: nelle ricerche sotto la slavina di Rigopiano e, alcuni mesi fa, per un ragazzo disperso sul monte Guglielmo.
Si tratta di un sistema in grado d’individuare le coordinate della posizione in cui si trova chi è in difficoltà: basta che abbia indosso un qualsiasi strumento elettronico per essere individuato con certezza. Lo strumento è dotato di un’antenna, trasportabile sia a piedi che su mezzi mobili come gli elicotteri, auto e addirittura in moto. Nella giornata di mercoledì 11 settembre si è svolta l’esercitazione sulla cresta Monticelli che delimita la conca del Presena dal Passo del Tonale, a quota 2.550 metri, con gli uomini della Guardia di finanza e del Soccorso alpino. La simulazione ha visto il recupero di due escursionisti bloccati in parete: in campo le squadre di soccorritori da terra delle stazioni Sagf lombarde e del Cnsas quinta delegazione bresciana, insieme al servizio aereo e alla centrale di investigazione Criminalità organizzata (Scico) della Finanza. Sono stati impiegati i sistemi tradizionali e quelli nuovi, tra cui le applicazioni per la localizzazione del chiamante, apparecchiature per l’intercettazione in ambiente di segnali di telefonia mobile in uso allo Scico, unità cinofile e sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. A seguire le operazioni anche i sindaci di Edolo Luca Masneri e di Ponte di Legno Ivan Faustinelli con i vertici della Guardia di Finanza con il comandante interregionale Giuseppe Vicanolo, quello regionale Piero Burla e provinciale Salvatore Russo, ed i delegati del Soccorso alpino regionale Gianfranco Comi e bresciano Pino Mazzucchelli. L’esercitazione ha dato tutte le risposte attese.
