L’Associazione per il formaggio Bré, presieduta da Francesco Moscardi, vicina agli allevatori e promotrice della tutela sia dei prodotti tipici sia degli alpeggi, ha deciso di raddoppiare l’acquisto delle forme di Bré commissionate agli alpeggiatori, in modo da dare loro fiducia e almeno un introito certo.
Vista la situazione drammatica di questa stagione è stata presa questa decisione: un gesto, che non cambierà le sorti della stagione e i problemi delle aziende agricole, ma che vuole dimostrare vicinanza a chi, con cura e passione, fornisce un prodotto eccellente, mantenendo vive le tradizioni e il territorio montano. Infatti, la chiusura della Sp345 delle Tre Valli, che ormai si protrae dall’ottobre scorso a causa di alcuni smottamenti causati dalla tempesta Vaia, ha creato un grave isolamento delle malghe dell’area, comprese tutte quelle del Comune di Breno e negli alpeggi dell’area di Bazena – Crocedomini – Gaver la situazione è davvero preoccupante. Le strutture in quota, oltre lo sbarramento della località Campolaro, sono isolate e, di conseguenza, sono pochissime coloro che passano in zona e questo ha portato alla mancata vendita dei prodotti lattiero-caseari direttamente sul posto da parte degli allevatori. Un danno economico (e non solo) impossibile da sanare, visto che la stagione estiva è ormai quasi passata e la strada è ancora chiusa per i lunghi lavori in corso. Si tratta di una azione significativa per sostenere famiglie, attività, aziende, montagne, prodotti di eccellenze di cui il Bré è un esempio. Il noto formaggio viene prodotto, infatti, solo negli alpeggi di Breno, a circa 1.700 – 2.000 metri di quota senza l’utilizzo di mangimi dato che i capi di bestiame si nutrono esclusivamente dei pascoli fioriti, specie a luglio, e la salatura è effettuata ancora a mano.