Lunedì 26 luglio 2025 al Lago d’Arno, territorio del comune di Cevo, si è svolta un’importante esercitazione congiunta tra il personale tecnico della V Delegazione Bresciana del CNSAS – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico – ed Enel Green Power. L’obiettivo per i nostri tecnici era quello di addestrarsi per intervenire con efficacia in ambienti complessi come gli impianti idroelettrici. Una necessità concreta, già sperimentata in diversi interventi, grazie alla possibilità di appoggio logistico fornita da Enel. Durante l’esercitazione, una ventina di persone – tra tecnici del Soccorso alpino e personale Enel – hanno simulato l’evacuazione di un infortunato. Le squadre hanno testato diverse strategie operative, verificato i percorsi e predisposto ancoraggi fissi. È stata inoltre definita una procedura standard per l’impiego di attrezzature specifiche, che saranno custodite /in loco/. Il valore aggiunto della convenzione, attiva da quattro anni, è proprio la possibilità di utilizzare spazi e risorse messi a disposizione da Enel per migliorare la prontezza operativa del CNSAS.
Le squadre di soccorso possono accedere autonomamente a locali riscaldati, utilizzabili come punto di appoggio o rifugio, e prelevare il materiale tecnico necessario guadagnando tempo negli spostamenti. Presidi simili sono già operativi anche alla diga del Lago d’Avio, a Salarno e al Pantano. La partnership prevede inoltre l’utilizzo, in caso di necessità, delle quattro funivie della Val d’Avio per raggiungere le zone impervie. Tutti gli strumenti individuati sono compatibili con quelli già in uso nei soccorsi in ambiente alpino, a garanzia di efficienza e rapidità d’intervento. L’aspetto più importante è la conoscenza approfondita della geometria delle strutture. Lavorare all’interno di una diga è diverso rispetto all’ambiente aperto in cui il CNSAS opera di solito. Per questo motivo la formazione continua è fondamentale. La pianificazione già in atto permette ai soccorritori di sapere esattamente dove trovare materiali e ancoraggi, riducendo in modo significativo i tempi d’intervento. Una sinergia concreta tra due realtà fondamentali in montagna, all’insegna della sicurezza, dell’efficienza e della prevenzione.
Le squadre di soccorso possono accedere autonomamente a locali riscaldati, utilizzabili come punto di appoggio o rifugio, e prelevare il materiale tecnico necessario guadagnando tempo negli spostamenti. Presidi simili sono già operativi anche alla diga del Lago d’Avio, a Salarno e al Pantano. La partnership prevede inoltre l’utilizzo, in caso di necessità, delle quattro funivie della Val d’Avio per raggiungere le zone impervie. Tutti gli strumenti individuati sono compatibili con quelli già in uso nei soccorsi in ambiente alpino, a garanzia di efficienza e rapidità d’intervento. L’aspetto più importante è la conoscenza approfondita della geometria delle strutture. Lavorare all’interno di una diga è diverso rispetto all’ambiente aperto in cui il CNSAS opera di solito. Per questo motivo la formazione continua è fondamentale. La pianificazione già in atto permette ai soccorritori di sapere esattamente dove trovare materiali e ancoraggi, riducendo in modo significativo i tempi d’intervento. Una sinergia concreta tra due realtà fondamentali in montagna, all’insegna della sicurezza, dell’efficienza e della prevenzione.
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