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Caraibnmieri Breno

Si stringe il cerchio sulla sparatoria di Corteno

Rimangono stabili, seppure severe, le condizioni di salute del 71enne di Braone, ricoverato al Civile di Brescia, che domenica 11 novembre attorno alle 15.30 è stato colpito dal proiettile sparato da una carabina mentre percorreva in auto via Schivardi, la strada comunale che da Corteno Golgi conduce a Santicolo.

L’uomo, dopo aver pranzato con la sua compagna, stava percorrendo in auto, una Peugeot 206, la strada in direzione di Edolo quando all’improvviso è stato colto da una sorta di vertigine: ha immediatamente accostato e si è accasciato sul sedile. La donna che era in auto con lui ha notato del sangue sul sedile dell’auto: è scesa per soccorrerlo ed ha notato che la portiera anteriore sinistra mostrava un foro piccolo, rotondo e netto. Dal fianco sinistro del 71enne usciva sangue da una ferita, diagnosticata dai soccorritori come ferita da proiettile. Immediato l’allarme al 112 che ha allertato i soccorsi del 118 da terra e dell’elicottero da Brescia ed i carabinieri di Edolo e del Nucleo Radiomobile di Breno. L’uomo è stato soccorso, stabilizzato e trasferito in volo al Civile di Brescia dove i medici stanno valutando un possibile intervento. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Breno, coordinate dal Capitano Filiberto Rosano, con gli uomini della stazione di Edolo e del Nucleo Radiomobile: sono stati effettuati sopralluoghi nella zona dove è accaduto l’incidente con un’attenta valutazione della traiettoria che il proiettile avrebbe compiuto, alla ricerca del luogo da cui potrebbe essere partito il colpo. Si tratta di un proiettile sparato da un carabina utilizzata per la caccia agli ungulati, che in questo periodo è chiusa. Sull’episodio si registra anche una dura presa di posizione da parte della Legala per l’abolizione della caccia che bolla i cacciatori come un problema di ordine pubblico a causa della potenza delle armi usate, come le carabine con gittata chilometrica, che rende la caccia agli ungulati e al cinghiale tra le più pericolose attività venatorie.

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