Caruso: grazie a chi ha voluto commemorare la figura dello studente
I rappresentanti delle città che hanno onorato la memoria di Sergio Ramelli con l’intitolazione di luoghi, vie e piazze sono stati invitati a Palazzo Lombardia per ricevere una targa dedicata.
Sergio Ramelli ricordato in Regione Lombardia
Sergio Ramelli, gli amministratori locali in Regione Lombardia durante il taglio del nastro
“Desideriamo ringraziare uomini e donne delle istituzioni che negli anni, all’interno delle Amministrazioni comunali, hanno voluto commemorare la figura di Sergio Ramelli, un ragazzo colpito a morte per le proprie opinioni, in nome dell’odio ideologico. Una pagina di storia italiana che per troppo tempo è stata strappata, nascosta, dimenticata: con la consegna della ‘targa ricordo’ vogliamo dare un riconoscimento a chi, con coraggio, ha sfidato pregiudizi e ostilità decidendo di rendere omaggio a un ragazzo che non imbracciava armi e spranghe, ma solo un quaderno. Un modo per ristabilire verità e memoria”. Così l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, illustrando l’iniziativa ‘Mille città per Sergio’ programmata nell’ambito dell’evento ‘Le idee hanno bisogno di coraggio’ che si è svolto a Palazzo Lombardia lunedì 28 aprile, all’Auditorium Testori, in ricordo dello studente assassinato 50 anni fa.
Le 38 città che hanno onorato Sergio Ramelli ringraziate in Regione
Regione Lombardia ha rivolto il ringraziamento ai promotori delle intitolazioni di parchi, strade, giardini e piazze alla memoria di Sergio Ramelli in 38 città italiane: Milano, Lodi, Verona, Sesto San Giovanni (MI), Catanzaro, Arezzo, Ascoli Piceno, Brescia, Busto Arsizio (VA), Cagliari, Casalpusterlengo (LO), Cassano d’Adda (MI), Cinisello Balsamo (MI), Civitanova Marche (MC), Codogno (LO), Como, Desio (MB), L’Aquila, Lecce, Modena, Monza, Nardò (LE), Novate Milanese (MI), Sanremo (IM), Ospedaletti (IM), Praia a Mare (CS), Rovigo, San Severo (FG), Sant’Angelo Lodigiano (LO), Taurianova (RC), Trezzano sul Naviglio (MI), Vigevano (PV), Crotone, Pedara (CT), Pellegrina (VR), Perugia, Macerata, Brugherio (MB).
“La chiave inglese che colpì Sergio alla testa non è solo un’arma – sottolinea Caruso – ma il simbolo tragico di una stagione in cui l’identità politica era una colpa e in cui la violenza era considerata legittima, purché rivolta contro il ‘nemico’. Questa non è una battaglia di parte: quella stagione va conosciuta, studiata e compresa in tutte le sue sfaccettature, affinchè non torni mai più”.
Foto ed articolo Lombardia Notizie