Nuovo capitolo per l’area ex-Ols (Officine laminatoi Sebino) di Pisogne che ha visto porre sotto sequestro gli oltre 193 mila metri quadri di superficie, di cui 100.392 in comune di Pisogne e 92.940 in Comune di Costa Volpino.
Il 21 gennaio, infatti, i Carabinieri forestali di Pisogne al comando del maresciallo Luigi Gargano, sono intervenuti a sequestrare l’intera area, ponendo i sigilli sui cancelli, dopo la denuncia da più parti sul fatto che l’immensa area post-industriale era diventata una discarica abusiva a cielo aperto, con ogni tipo di materiale accatastato. E ciò, nonostante che sia a Pisogne che a Costa Volpino dal 2015 funzionino 5 giorni alla settimana, le isole ecologiche comunali gratuite sia a Pisogne che a Costa Volpino. Dal canto loro, le due amministrazioni comunali su cui insiste l’area ex-Ols, avevano chiesto e ottenuto un importante intervento di Regione Lombardia sul tema della bonifica industriale dell’area prima di ogni altro passo. Ben 80.000 metri quadrati sul totale di circa 200.000, infatti, risultano inquinati. Il futuro della grande area è stato individuato dagli strumenti urbanistici dei due comuni e la vocazione futura è ben delineata. I carotaggi effettuati nell’area già dal 2003 hanno evidenziato che dal piano di calpestio e fino a una soletta di cemento (3 metri più sotto) si trovano sabbia limosa, resti di cemento e tondino e ghiaia di varia composizione grigia e azzurra. Il futuro dell’area deve liberarsi di questo ingombrante e pesante passato.