Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’équipe di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione cardiaca ha impiantato il più piccolo pacemaker al mondo a un ragazzo di soli 14 anni, il paziente più giovane che abbia mai subito in Italia un’operazione del genere.
Il ragazzo soffriva di asistolia, in pratica il cuore gli cessava di battere per alcuni secondi, con gravissimi rischi. Un problema di salute grave che lo ha colpito fin da quando aveva 7 anni. Ora il ragazzino potrà svolgere una vita normale grazie a questo dispositivo che i medici definiscono “invisibile”, in quanto grande solo più di due centimetri (meno di un decimo dei pacemaker tradizionali), del peso di due grammi e senza filo, con una batteria che garantisce per circa una decina di anni l’emissione di impulsi elettrici in grado di regolarizzare il battito cardiaco.