Contro il precariato a scuola e contro l’autonomia differenziata arriva a Bergamo il “Camper dei Diritti” della FLC-CGIL nazionale. Dopo avere percorso le strade del Veneto e dopo le prime tappe già svolte in Lombardia, la sosta orobica è prevista per sabato 20, con un volantinaggio in Città Alta, nei parcheggi delle Mura dalle 9.30 alle 10.30, poi a Gandino, nel parcheggio nei pressi di piazza Vittorio Veneto, dalle 11.30 alle 12.30. L’appuntamento è anche per lunedì 22 gennaio, dalle 9.30 alle 11.30 ad Alzano Lombardo, nel parcheggio all’ingresso del Pronto Soccorso dell’Ospedale (via Mazzini 88).
“La riforma dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario contenuta nel Ddl Calderoli, su cui la discussione prosegue proprio nella giornata di oggi in Senato, per noi è un affronto all’unità e alla solidarietà nazionale” ha dichiarato questa mattina Fabio Cubito, segretario generale della FLC-CGIL di Bergamo. “Come ha ricordato di recente la nostra segretaria generale nazionale, Gianna Fracassi, sono solo tre le materie di competenza esclusiva dello Stato: tra queste vi è la scuola. L’autonomia differenziata rischia di spaccare la coesione sociale del Paese e di pregiudicare il nostro sistema democratico, perché – ne siamo convinti – la democrazia passa anche dalla scuola. Nei volantinaggi a bordo del nostro camper, parleremo anche di salari, precarietà e contrasto alla privatizzazione”.
Di seguito, i contenuti dei volantini che verranno distribuiti alla cittadinanza:
L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA SPACCA E DISUNISCE IL PAESE, RIDUCE DIRITTI, RETRIBUZIONI, PRIVATIZZA LA SCUOLA
Chiediamo che il diritto all’istruzione ed alla formazione sia garantito ed esercitato in maniera uniforme in tutto il Paese. Chiediamo che organici e personale scolastico abbiano un unico inquadramento e un unico contratto di riferimento, quello nazionale, a tutela della retribuzione, dei diritti che non sono diversificabili in base al posto dove si lavora.
UN’UNICA TUTELA DEL LAVORO E DEI SALARI
L’inflazione si mangia gli stipendi del personale del comparto istruzione e ricerca: il governo Meloni risponde solo con le chiacchiere e disinveste sulle professionalità del mondo della conoscenza, privandole del giusto riconoscimento economico e sociale.
UNA SCUOLA SOSTENIBILE
Il dimensionamento della rete scolastica prevede un taglio di 827 scuole. Il governo Meloni prevede così un risparmio sulla pelle del diritto allo studio, favorisce l’impoverimento culturale dei territori e la dispersione scolastica. Abbiamo bisogno di più Scuola sui territori, scuole a dimensione d’uomo, non mostri sovraffollati
L’ISTRUZIONE NON PUÒ ESSERE SUBORDINATA AL MERCATO
Con l’idea del Liceo Made in Italy si disperde il patrimonio culturale e professionale garantito dal Liceo Economico Sociale, si consegnano le scuole e l’educazione dei giovani alle Fondazioni “Imprese e competenze”. La sperimentazione della “filiera tecnico-professionale” sottrae un anno di diritto allo studio e favorisce l’“avviamento al lavoro”: la scuola inoltre è consegnata nelle mani dei privati, favorendo e rafforzando il progetto di autonomia differenziata. L’istruzione è un bene pubblico e un diritto costituzionale da valorizzare ovunque. La Scuola deve costruire cittadini consapevoli, non ingranaggi da sacrificare al mercato.
VOGLIAMO RINNOVI CONTRATTUALI DIGNITOSI
Investire sul rinnovo dei contratti nazionali, per i settori pubblici e privati, è l’unica strada
per uscire dalla crisi. Contrastiamo ogni tipo di ipotesi di ripristino delle gabbie salariali, chiediamo invece investimenti adeguati che garantiscano salari dignitosi.
STABILIZZIAMO I PRECARI DELL’ISTRUZIONE E RICERCA
Nella Scuola più del 25% dell’organico è precario da anni, ma il Governo Meloni non fa nulla per porre fine a questa vergogna. Chiediamo di investire per stabilizzare tutti i posti in organico, anche quelli in deroga, attraverso percorsi straordinari, a cui far seguire una pianificazione capillare della formazione iniziale di qualità, gratuita e rispondente al fabbisogno.
IL BLUFF DELLE PENSIONI
Dopo una lunga campagna elettorale, il Governo Meloni non ha modificato la Legge Fornero ma ha introdotto e rafforzato forme di pensionamento penalizzanti (Quota 103 e Opzione donna, Ape Social). Per i dipendenti dal 1981 al 1995 di enti locali, ricerca, sanità, scuole parificate ha previsto una decurtazione fino al 20% della quota di pensione retributiva. Il governo non mantiene gli impegni, fa cassa sulle pensioni, inasprisce i requisiti di accesso, sottrae soldi ai futuri pensionati.
Dopo la provincia di Bergamo, il camper raggiungerà Sondrio, Lecco, Como, Varese, Monza e Lodi. Il 27 gennaio tornerà a Milano dove, alle ore 11.30, è prevista un’assemblea pubblica sotto la Prefettura. Il 28 gennaio la FLC-CGIL cittadina organizzerà una tavola rotonda intitolata “Stesso cielo, stessa pace”. Il tour si chiuderà a Pavia con un dibattito pubblico a cui parteciperanno sindacalisti e docenti. La campagna “Carovana dei Diritti”, lanciata negli ultimi mesi DEL 2023 a livello nazionale con un camper in giro per le strade di tutt’Italia, si concluderà a giugno.