Scrivere il proprio testamento rappresenta una decisione importante. È opportuno avere chiare alcune regole, affinché la propria volontà testamentaria sia realizzata pienamente, in maniera sicura ed economica. Ne parliamo con un esperto, il dr. Paolo Divizia, Notaio con sede a Bergamo ed ufficio secondario a San Giovanni Bianco.
Notaio, perché è importante fare testamento? «Fare testamento è importante perché solo con il testamento si riesce ad imprimere veramente la “destinazione voluta” al proprio patrimonio.
Spesso i criteri dettati dalla legge, ossia quelli che operano quando una persona muore senza lasciare testamento, determinano effetti non graditi o, comunque, non conformi appieno alla propria volontà».
Che cosa si intende per effetti non graditi? «Facciamo un esempio. Sono il più anziano della famiglia, senza moglie e senza figli. Ho tre fratelli, ma solo uno di questi mi presta attenzione e cure. Gli altri due si sono trasferiti lontano e si disinteressano di me. Se io dovessi morire senza testamento, la legge non opererebbe nessuna distinzione e la mia eredità verrebbe devoluta a tutti e tre i miei fratelli in parti uguali».
E con il testamento invece? «Con il testamento posso invece scegliere di “ricompensare” il solo fratello che mi è stato vicino fino alla mia morte, devolvendo solo a lui tutti i miei averi. Mi pare un aspetto molto importante.
Spesso ci si preoccupa dei costi elevati del testamento redatto dal notaio? «Chiariamo subito una cosa. Ci sono molti tipi di testamento, quelli di maggior utilizzo sono il testamento olografo ed il testamento pubblico. Quest’ultimo – per rispondere ad una domanda che spesso mi viene rivolta – si chiama “pubblico”, perché lo redige direttamente il Notaio con un atto pubblico (cioè un atto notarile). Pubblico però non vuol dire conoscibile dal pubblico. Il grado di segretezza e riservatezza del testamento pubblico è massimo e la conservazio-ne affidata al solo notaio. Questo è importante che sia chiarito».
Notaio, torniamo ai costi…è vero che il testamento olografo è più economico? «Il profilo dei costi è molto im-portante. Come consiglio direi che il testamento pubblico va riservato ad ipotesi più delicate, come ad esem-pio situazioni familiari litigiose ovvero patrimoni ereditari ingenti. In queste ipotesi, vale la pena investire qualche risorsa in più nella redazione del testamento.In tutti gli altri casi, invece, la scheda testamentaria olo-grafa va benissimo. Essa ha costi molto molto contenuti».
Quindi, Notaio quali requisiti deve avere il testamento olografo per essere valido? «Sono tre e molto semplici. In primo luogo, l’olografia della scrittura. Ovvero il testamento deve essere scritto dalla mano del testatore, con qualsiasi mezzo e su qualsiasi materiale che sia idoneo a tener traccia della scrittura. La mancanza di tale requisito, ad esempio in caso di testamento scritto da un amico o parente ovvero ancora con macchina da scrivere, comporta la nullità del testamento.
È bene sapere che scrivere in stampatello non comporta problemi. In secondo luogo, il testamento deve riportare il giorno, il mese e l’anno della sua redazione. Infine, esso deve essere firmato con nome e cognome dal testatore».
Notaio Divizia, ha ancora qualche consiglio utile da dare ai nostri affezionati lettori? «Allora, un aspetto importante è quello della conservazione del testamento “in un luogo sicuro”, per prevenire smarrimenti o, peggio ancora, furti e distruzione della scheda testamentaria. Mai conservarlo a casa propria. Il mio consiglio è quello di affidare il testamento al proprio notaio, o più in generale, ad una persona di massima fiducia. Sotto altro aspetto, in presenza di moglie e figli, le volontà testamentarie devono seguire alcune importanti regole, chiamate “il rispetto della quota di legittima”. In questi casi, se si vuole preferire un figlio piuttosto che un altro, oppure lasciare i beni immobili solo ad uno ed all’altro solo denaro, è opportuno parlare con il proprio notaio di fiducia. Il notaio è comunque il professionista dei testamenti e sempre saprà di certo consigliare il testatore nell’esaudire i propri desideri».