I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Bergamo, su disposizione del gip Marina Cavalleri, hanno eseguito sei misure restrittive – una custodia cautelare in carcere, due arresti domiciliari e tre obblighi di dimora nel Comune di residenza – nei confronti di altrettanti soggetti residenti nelle province di Bergamo e Brescia.

L’indagine, coordinata dal pm Emanuele Marchisio, ha portato alla luce un presunto giro milionario di fatture per operazioni inesistenti emesse tra aziende operanti nell’edilizia. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, gli indagati aprivano società cartiere, gestite da prestanome e prive di mezzi e personale, i cui illeciti proventi venivano poi reinvestiti in attività legali. È stato calcolato un danno all’Erario di oltre 10 milioni di euro. Il gip ha disposto anche il sequestro preventivo di somme di denaro e di beni mobili e immobili.

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