La questione del maxi capannone ad Ono San Pietro, ha nuovi risvolti. Dopo la denuncia da parte di Legambiente per la realizzazione del rinomato “ecomostro di Ono” alla prima cittadina, la pace è distrutta nuovamente da altre discussioni tra l’associazione ambientalista e l’Amministrazione comunale.
Il presidente dell’accordo, Livio Pelamatti non accetta che la sindaca di Ono abbia chiesto a Legambiente il motivo per cui non si siano opposti alla costruzione del capannone quando è stato approvato il Piano di governo del territorio nel 2009-10, tempo idoneo per la richiesta. Ha anche smentito la dichiarazione con cui si ritiene che Legambiente abbia avallato nel 2010 lo strumento di piano che consente la costruzione dell’infrastruttura. Inoltre, ha sostenuto che la presenza dell’ecomostro penalizzerà gli abitanti di Ono; affermazione basata sull’esperienza di molti Comuni che si ritrovano poi ad avere aree compromesse ed incapacità di ripristinare la situazione.
Immagine del Giornale di Brescia
