Anche a Bergamo, nei punti vendita McDonald’s all’interno di Orio Center, le lavoratrici e i lavoratori hanno aderito in modo significativo allo sciopero proclamato unitariamente a livello nazionale da Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS.
La mobilitazione, indetta con un pacchetto di 8 ore di sciopero articolato sui territori, nasce a seguito del rifiuto da parte di McDonald’s Development Italy di aprire un tavolo di trattativa per il contratto integrativo aziendale. L’azienda si è dichiarata indisponibile al confronto, sostenendo che – con il 92% dei ristoranti gestito da affiliati – non sarebbe dovuto un integrativo per i pochi punti vendita diretti.
A Bergamo, i due ristoranti direttamente gestiti, entrambi situati all’interno di Orio Center, contano oltre 70 dipendenti. Qui lo sciopero è stato articolato su due giornate: sabato 26 e domenica 27 aprile, coinvolgendo le ultime quattro ore di ciascun turno.
L’adesione è stata positiva, nonostante l’alto numero di lavoratori a tempo determinato o con contratto di apprendistato, a testimonianza della forte volontà di lavoratrici e lavoratori di vedere riconosciuto il proprio diritto a un confronto su condizioni di lavoro e retribuzione.
Se McDonald’s persisterà nel rifiutare l’apertura di una trattativa, le organizzazioni sindacali non escludono di estendere la mobilitazione anche ai punti vendita gestiti in franchising.
“È incomprensibile come un’azienda di questa portata si rifiuti di sedere a un tavolo di trattativa per discutere un integrativo che potrebbe migliorare le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti, cosa che peraltro fanno anche le sue dirette competitor. Lavoratrici e lavoratori che svolgono le stesse mansioni devono avere le stesse condizioni.” Riferiscono Daria Locatelli e Federica Scaburri, rispettivamente di FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL.
La richiesta è chiara: aprire un tavolo di confronto per dare risposte concrete a chi ogni giorno lavora nei ristoranti della catena.