Ieri mattina, numerosi operatori di ospedali privati, RSA e strutture residenziali hanno manifestato davanti a Regione Lombardia, in concomitanza con lo sciopero nazionale, per richiedere il rinnovo del contratto della sanità privata ARIS AIOP, fermo al triennio 2016-2018, e del contratto delle RSA, bloccato da oltre 12 anni.
“Un presidio molto sentito quello di stamattina sotto Palazzo Lombardia a Milano – dice Katia Dezio, della segreteria CISL FP di Bergamo. Le lavoratrici e i lavoratori della Sanità Privata (Ospedaliera e delle RSA e dei Centri di Riabilitazione), nonostante abbiano continuato a garantire i servizi essenziali nelle varie strutture del territorio, hanno manifestato tutta la loro indignazione e fatto sentire la loro voce per i mancati rinnovi contrattuali di ARIS, AIOP e ARIS RSA e CDR.
La CISL FP è intervenuta a Milano con il Coordinatore Nazionale della Sanità Privata Antonio Cuozzo, il quale ha aperto il presidio con la rivendicazione di un contratto unico per le RSA e I Centri Di Riabilitazione, e un degno rinnovo del contratto ospedaliero. In ogni regione d’Italia oggi sono stati organizzati presidi fuori dalle sedi regionali e nel Lazio fuori dal Ministero della Salute per manifestare contro la decisione delle controparti datoriali che, pregiudizialmente, non intendono rinnovare i contratti se non al ricevimento delle risorse e dei finanziamenti pubblici. Ribadisce Cuozzo che il contratto di lavoro si deve rinnovare con gli utili dell’azienda, non con i finanziamenti regionali, questo è il rischio d’impresa che ha ogni imprenditore. In particolar modo si ricorda che gli imprenditori della sanità privata non fanno beneficienza, ma fanno utili a sei zeri.
La CISL FP di Bergamo è anch’essa intervenuta al presidio con un suo contributo, affermando a gran voce che il contratto di lavoro non è un optional o un benefit, bensì è il legame imprescindibile di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore. Inoltre i lavoratori non devono essere utilizzati come ostaggi dalle strutture private in modo che Regione Lombardia aumenti loro le tariffe e i finanziamenti. Al contrario, abbiamo invitato Regione Lombardia a rivedere gli accreditamenti ponendo dei requisiti stringenti e ad intervenire, se necessario, sugli stessi, sospendendoli. La politica non può essere complice in questo sistema che differenzia il sistema sanitario tra pubblico e privato”.
Al termine del presidio le delegazioni regionali di FP CGIL. CISL FP e UIL FPL sono state ricevute dall’Assessore Bertolaso.
“ L’attenzione – conclude Dezio – va tenuta alta, perché troppe volte abbiamo sentito parole di conforto non tradursi in fatti concreti”.
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