“Nella libertà dei semi vivono la speranza e la possibilità di un mondo migliore”. La citazione di Vandana Shiva, nota attivista ed ambientalista indiana recentemente a Bergamo in occasione del G7 dell’Agricoltura, è ideale sintesi degli intenti alla base dello “Scambio Semi” organizzato per domenica 25 febbraio, dalle 10 alle 17, presso l’antico chiostro di Santa Maria ad Ruviales a Gandino.
L’iniziativa è organizzata dal gruppo dei Maestri Agricoltura Biointensiva Bergamo (lo scorso anno proprio a Gandino si è svolto il master europeo), da Ecopol guppo orto Bergamo, dal Biodistretto di Bergamo con il supporto di “La Casa dei Semi Antichi”, Montello spa, Civiltà Contadina, Amici dell’Orto Botanico di Bergamo , Navdanya International ed il patrocinio di Comune di Bergamo, Comune e Pro Loco di Gandino.
In cabina di regia c’è naturalmente la Comunità del Mais Spinato di Gandino, coordinata per l’occasione dal responsabile della didattica Angelo Savoldelli. “E’ un’occasione importante – spiega Savoldelli, da poco rientrato dal Guatemala dove ha rintracciato i probabili “progenitori” della varietà di mais autoctono della Val Gandino – per confrontare esperienze diffondendo cultura e coltura. Per l’intera giornata proporremo lo scambio gratutio di semi, una mostra di erbe officinali ed aromatiche legate alla fitoterapia, proiezioni a tema con interventi di Vandana Shiva e la presentazione del metodo biointensivo. Alle 15.30 è previsto l’intervento dell’agronoma Marilisa Molinari riguardo le erbe spontanee, mentre alle 16 toccherà al dottor Rossi dedicare un approfondimento alla Permacultura.
L’incontro di Gandino si tiene nel chiostro di Santa Maria ad Ruviales, un contesto artistico di norma non aperto al pubblico, di rilevante interesse. In particolare alle 11.45, 14.30 e 16.30 sarà organizzata un visita guidata gratuita alla Sala Capitolare del complesso architettonico quattrocentesco, con l’incredibile volta ad ombrello. Da non dimenticare la coincidenza nella vicina Basilica di S.Maria Assunta delle giornate del Triduo, con l’esposizione della imponente Raggiera settecentesca opera dei maestri Caniana. E’ fra le più imponenti “macchine del Triduo” di cui è ricca la Val Seriana. Al termine della funzione pomeridiana delle 15 verrà presentata con un tour guidato all’apparato. Una visita al borgo può comprendere anche la mostra antologica del pittore novecentesco Remigio da Gandino, allestita presso il Convento delle Orsoline (ore 16.30 visita guidata).
Un originale percorso artistico può comprendere anche la chiesa parrocchiale della frazione di Cirano, a cinquant’anni dal tragico crollo del campanile che la devastò nel 1968. La chiesa conserva infatti nella cappella feriale un olio su tela di ignoto autore bergamasco, che nella prima metà del secolo XVIII dipinse l’effige di S.Gaetano da Thiene, virtuoso esempio di generosità caritativa. Il quadro, restaurato nel 1926 da Michele Frana, presenta un particolare di importante rilievo storico. Dipinto probabilmente in loco, vede rappresentate tre pannocchie, inequivocabilmente di Mais Spinato. Un particolare emerso solo di recente grazie agli studi di Silvio Tomasini, segretario della Rete dei Musei Diocesani di Bergamo. E’ la conferma degli studi storici che assegnano al Mais Spinato di Gandino la primogenitura in Lombardia, con la coltivazione del 1632 certificata da Filippo Lussana.