«Abbiamo deciso questa sera di sanzionare la sede del partito di Matteo Salvini, la Lega». E’ quanto riportato sulla pagina Facebook di Kascina Autogestita Popolare che rivendica così l’imbratto di vernice arancione alla sede della Lega di Bergamo.
Ecco il messaggio integrale pubblicato. «E’ ormai evidente a tutti la radicalità dei toni, delle pratiche e dei linguaggi che quotidianamente vengono usati da esponenti politici ed organizzazioni partitiche; dispositivi discorsivi e narrazioni mistificatorie reiterati da stampa e mass-media che costruiscono un insieme di credenze in grado di catalizzare umori collettivi e raccogliere consensi politici. Parole come ‘emergenza’, ‘invasione’, ‘ordine pubblico’ sono entrate a far parte del vocabolario semantico con il quale leggiamo ed interpretiamo il reale; il ‘diverso’, lo ‘straniero’ e l’’immigrato’, diventano le categorie a cui imputare tutti i mali che affliggono il nostro presente, dalla mancanza di un lavoro e di una casa alla crisi dei sistemi di assistenza pubblica. Ciò produce e propaga insicurezze e paure sociali che diventano una risorsa inestimabile di consenso politico.
Ed è esattamente questa la strategia di punta adottata dal partito di Salvini negli ultimi anni attraverso infervorati discorsi pubblici e vari slogan come ‘stop all’invasione’, ‘prima gli italiani’, ‘pericolo immigrati’ e ‘aiutiamoli a casa loro’, che si traducono poi nella costruzione di veri e propri lager al di là del Mediterraneo. Guardando bene sono poi le stesse parole d’ordine usate dai partiti fascisti e xenofobi come Forza Nuova e Casa Pound. La realtà ci dice invece che un’analisi complessa dei dati può restituire verità alle infondate dichiarazioni della destra. Le politiche di esclusione e di diseguaglianza sociale sono la causa più profonda che genera questa situazione di intolleranza. https://www.fanpage.it/immigrati-e-criminalita-come-stanno-davvero-le-cose/
Crediamo fermamente nella pericolosità di tutto ciò e nelle responsabilità politiche dirette che la Lega di Salvini e la galassia dei partiti neo-fascisti italiani hanno e devo assumersi nei confronti della vicenda di Macerata: un ex-candidato della Lega e simpatizzante del nazi-fascismo è sceso in strada con una pistola ferendo sette migranti incontrati per la città.
La presunta causa: un fatto di cronaca nera avvenuto pochi giorni prima, fatto che si sarebbe dovuto risolvere all’interno di una dimensione puramente giudiziaria-penale ma che diventa la goccia che fa traboccare il vaso di un clima di odio costruito verso l’immigrato e che porta Luca Traini a farsi giustizia da sé, riaffermando una forma di controllo razziale e di dominio bianco verso gli “invasori stranieri”.
Quello che è successo, veramente, in quella città è frutto delle parole dei Salvini e Maroni di turno, anzi molto di più: è l’ espressione dei loro cinguettii sui social, che porta il seguace che più si attiene alle loro dichiarazioni ad applicarle; la responsabilità è da ricercare politicamente sopratutto verso la Lega perché è lei che ha armato la mano di Traini. Si nota, successivamente, la capacità di questi illegittimi partiti di dissociarsi dall’accaduto e infine di dichiarare che il problema sono la sicurezza e i migranti. Solamente dal punto di vista logico questo ragionamento è da manicomio: è colpa dei migranti se un suprematistabianco spara all’impazzata per la città?! L’ex candidato della Lega portava ben visibili sul volto i segni della sua appartenenza politica: il simbolo del ‘Dente del Lupo’, usato dalle SS-Panzer-Division “Das Reich” (nazisti eh, quelli veri, non quelli dei film) e dal movimento neo fascista fondato tra gli altri da Gabriele Adinolfi e Roberto Fiore (fascisti veri anche loro), pluri-condannato per azioni di matrice eversiva e ora a capo di Forza Nuova, partito che per altro ha legittimato in toto l’azione di Traini offrendosi di aiutarlo a pagare le spese processuali.
Ribadiamo con fermezza che i veri pericoli sociali sono i messaggi d’odio e violenza che vengono trasmessi da partiti come la Lega; in nessun caso tolleriamo la politica dell’odio verso il diverso, anzi riteniamo questi partiti come primi responsabili degli attentati come quello di Macerata. Non devono esistere partiti come la Lega votati all’odio razziale, non bisogna concedergli spazi, non rappresentano nessun*, sopravvivono solamente grazie ad allucinanti, annebbianti ed inebrianti teorie riguardo i mutamenti sociali che accusano deliberatamente i/le più deboli.
Sottolineiamo nuovamente come la diseguaglianza e l’esclusione sociale siano le responsabili dei malesseri della società, in prima fila troviamo la Lega che ha come unico obbiettivo l’incremento di questi problemi per raccogliere consensi; le parole di violenza e d’odio muovono gli animi di italiani, in una chiara situazione di difficoltà, che finiscono per esibirsi nelle marce contro l’accoglienza, in discorsi razzisti da bar e in sparatorie contro i migranti per le città.
Vogliamo esprimere due parole anche per le spregevoli, antidemocratiche e filo-fasciste prese di posizioni del sindaco Romano Carancini di Macerata e del Ministro degli Interni Marco Minniti.
Sbagliato di per sé concedere spazi a partiti come Casapound e Forza Nuova, ancora più grave se fatto a Macerata in questa settimana, un colpo di grazia all’antifascismo: creare tensione e paura verso chi oggi -10/02/2018- vuole scendere in piazza per condannare ogni razzismo e violenza.
Minniti millanta di annullare il corteo e il sindaco richiama ad una fittizia pace nella sua città, ma la violenza e la paura le creano proprio loro concedendo, come detto, agibilità a tutte le organizzazione xenofobe esistenti.
Il nostro sdegno va anche alle segreterie nazionali di ANPI e ARCI che codardamente assecondano queste istituzioni razziste e violente come lo stesso Traini e quindi la Lega, dimenticandosi della forza collettiva; invece ringraziamo le segreterie territoriali delle associazioni, citate poco prima, che hanno avuto il coraggio e la responsabilità politica di sostenere il corteo di oggi pomeriggio a Macerata. Contro la violenza e il razzismo che siano essi della Lega, di Casapound o delle Istituzioni!
Per l’uguaglianza e l’inclusione sociale! Ci si vede nelle strade».