Sanremo, il proprietario dell’Ariston: “Non c’è festival senza questo teatro”

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(Adnkronos) – “Il teatro Ariston è l’attore principale del festival. Sono strettamente connessi, può dirlo anche un bambino dell’asilo: senza questo teatro non si può parlare di festival di Sanremo”. A parlare con l’Adnkronos è Walter Vacchino, storico proprietario del teatro Ariston che dal 1977 ospita il festival della canzone italiana. In questi giorni impazzano sui media ricostruzioni e retroscena che accarezzano anche ipotesi alternative circa la sede che ospiterà il festival a partire dal 2026, complice anche la trattativa ancora non conclusa tra Rai e Comune per la gestione della manifestazione. L’esito della gara, dove Rai è l’unico partecipante, dovrebbe arrivare entro la fine di questa settimana ma il servizio pubblico ha già detto chiaramente che in caso di un verdetto negativo è pronta a traslocare il festival in altra location, forte dell’esperienza dell’Eurovision Song Contest realizzato a Torino nel 2023 (ma il capoluogo piemontese non è l’unica ipotesi sul tavolo).  

“Settantacinque anni di lavoro della Rai con il Comune, testimoniato dal successo planetario, sono un investimento della città e della Rai e hanno un peso, sia per quello che riguarda il presente che il futuro -scandisce Vacchino- Io penso che il festival della canzone di Sanremo abbia una sua specificità, qualora si decidesse di spostarlo, cosa che logicamente sono liberissimi di fare, sarebbe un’altra cosa, non il festival di Sanremo”. 

Sul fatto che nella trattativa tra Rai e Comune per l’assegnazione del festival possa entrare anche il capitolo di una ristrutturazione del teatro Ariston, Vacchino dice: “Sicuramente soprattutto dal punto di vista tecnologico sarebbe auspicabile un intervento, visti gli standard sempre più elevati richiesti dal festival, basti pensare alle scenografie super tecnologiche di Riccardo Bocchini e Gaetano Castelli degli ultimi anni e al suono live di tutte le esibizioni”. Lavori, spiega il proprietario dell’Ariston, “per i quali siamo ovviamente sempre disponibili, qualsiasi miglioramento è nella nostra ottica”. La proprietà è sempre molto attenta a mantenere in perfetta efficienza lo stabile, ma arriva fin dove può arrivare. “Noi ci occupiamo dei lavori ordinari, quest’anno stiamo ad esempio potenziando gli impianti di condizionamento, dato che i teatri e i cinema sono ormai rifugi climatici e questa è una priorità -dice Vacchino- Ma il festival è un evento straordinario che merita interventi straordinari”, conclude. (di Ilaria Floris) 

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