Gli interventi di soccorso in forra presentano sempre una certa complessità tecnica, perché i soccorritori operano in un ambiente dove ci sono gole e pareti verticali, lungo il corso di un torrente: nei giorni scorsi, a San Pellegrino Terme, i tecnici della IX Delegazione speleologica lombarda e la squadra forra regionale hanno partecipato a una esercitazione nel torrente Boione, scelto come scenario ideale perché in questo periodo ha una portata d’acqua particolarmente abbondante. L’esercitazione ha riguardato una serie di manovre veloci sulla progressione della barella, in considerazione della distanza tra il luogo di accesso e la posizione in cui si trova il ferito, in modo da poter comprendere subito qual è la modalità migliore per raggiungerlo, con un recupero dall’alto oppure dal basso, ottimizzando il tempo a disposizione. Dopo un avvicinamento breve in discesa, fino al greto del torrente, le diverse squadre hanno quindi messo in atto una serie di calate, effettuate per mezzo di teleferiche. Hanno poi raggiunto e imbarellato il presunto infortunato e con delle calate verticali lo hanno recuperato all’alto. L’esercitazione, cominciata al mattino e durata tutto il giorno, ha permesso di approfondire tutti gli aspetti e i passaggi delle manovre in programma, in particolare quelli che hanno consentito di renderle più veloci e di alleggerire il carico. Erano presenti una quindicina di persone, tra cui due istruttori regionali. Nei prossimi mesi è statisticamente probabile che possano aumentare le operazioni di soccorso in questo tipo di ambiente e quindi è fondamentale farsi trovare preparati.
LA MAGIA DEL NATALE AVVOLGE LIVIGNO
L’inizio della stagione invernale non parla solo di attività adrenaliniche, ma anche di un momento dell’anno in cui la tradizione si fonde con l’incanto alpino: