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San Pellegrino, ad ottobre un convegno di studi internazionale sui pittori Santacroce

Relatori docenti ed esperti dell’Università di Bergamo e Spalato. Dagli atti nascerà una nuova pubblicazione.

In occasione dei 500 anni della morte del pittore Francesco di Girolamo di Santa Croce, uno degli esponenti della dinastia di artisti noti come Santacroce, originari della frazione Santa Croce di San Pellegrino Terme, il Centro Storico Culturale Valle Brembana «Felice Riceputi» e la Fondazione Bernareggi di Bergamo, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Pellegrino Terme e della Parrocchia di Santa Croce, promuovono una serie di iniziative finalizzate ad approfondire la conoscenza e incrementare la valorizzazione di questi artisti che hanno lasciato centinaia di opere di gran pregio, conservate nelle chiese e nei musei di tutto il mondo e anche nella provincia bergamasca.

Il legame che mantennero con San Pellegrino e con il territorio bergamasco, nonostante operassero principalmente a Venezia, è attestato dai documenti e dalla presenza di numerosi dipinti distribuiti sia nelle collezioni cittadine che sparsi sul territorio. Importanti storici dell’arte italiani e stranieri si incontrano nella terra natale di questi pittori per condividere le proprie conoscenze e rivalutare l’opera di questo gruppo di artisti che è meritoria di maggiore fortuna critica. 

Il convegno del prossimo 15 ottobre sarà anche l’occasione per presentare una nuova pubblicazione che raccoglierà proprio gli interventi dei relatori invitati e che costituirà la base di partenza per futuri studi su questi artisti bergamaschi. Nella sala convegni dell’Hotel Bigio, con inizio alle ore 9.30, saranno ospitati ed interverranno i più qualificati studiosi dei Santacroce: Giovanni Carlo Federico Villa, professore di Storia dell’Arte Moderna e direttore del Centro Arti visive dell’Università degli Studi di Bergamo: Francesco di Simone e compagni i Santacroce, quattro generazioni in pittura; Ivana Čapeta Rakić, professoressa presso la Facoltà di Filosofia e Storia dell’Arte dell’Università di Spalato (Croazia): I Santacroce sulla costa orientale dell’Adriatico; Simone Facchinetti, conservatore presso il Museo Bernareggi a Bergamo: I Santacroce a Bergamo; Paolo Plebani, storico dell’Arte specializzato in Pittura veneta tra il XVI e il XVIII secolo e curatore presso l’Accademia Carrara di Bergamo: I Santacroce in museo – notizie dall’Archivio dell’Accademia Carrara. GIi atti del convegno internazionale, curati dal Centro Storico Culturale, saranno raccolti in volume che verrà messo a disposizione degli studiosi e delle Scuole e Biblioteche della provincia di Bergamo.

Al termine della giornata è prevista una visita guidata per ammirare le opere dei Santacroce esposte presso l’Accademia Carrara a Bergamo. Per tutti i dettagli e per il programma completo del convegno è possibile visitare l’apposito sito internet: convegno-santacroce.it.

 


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La scheda

Originari di Santa Croce, appartenenti a famiglie differenti, sono accomunati dal nome della località di origine. Attivi nella seconda metà del Quattrocento, frequentarono le più prestigiose botteghe veneziane, formandosi a contatto con i grandi artisti del tempo, ritagliandosi poi una solida fetta di mercato che li portò ad operare su gran parte dei territori della Serenissima. 

Si distinguono in due diverse botteghe; la prima fa capo a Francesco di Simone (m. Venezia 1508), vicino a Giovanni Bellini (Annunciazione, 1504, e trittico di Lepreno, 1506, Bergamo, Accademia Carrara; Madonna in trono, 1507, Murano, San Pietro Martire). Fu suo allievo Francesco di Bernardo de’ Vecchi (o de Galizzi), detto Rizzo (notizie Venezia 1505-45), vicino a Bellini e Basaiti, attivo nell’entroterra veneto (Apparizione di Cristo risorto, 1513 e Sacra conversazione, Venezia, Gallerie dell’Accademia). Scarse notizie si hanno sugli altri due esponenti della bottega: Vincenzo Galizzi, morto prima del 1531 e Giovanni Galizzi, documentato dal 1543 al 1565.

La seconda bottega fa capo a Girolamo (m. Venezia 1556), il più aggiornato. Allievo di Gentile Bellini e aiuto di Giovanni Bellini, risentì anche di Palma il Vecchio (Sacra conversazione, Venezia, San Francesco della Vigna; Il beato Gerardo Sagredo, Venezia, Gallerie dell’Accademia; Trinità e santi, Padova, Museo Civico). Dipinse pale d’altare per chiese dell’Istria e della Dalmazia. Il figlio Francesco di Girolamo (Venezia 1516 – ivi 1584) fu suo collaboratore (Madonna e santi, Bergamo, Accademia Carrara; Deposizione, Venezia, Gallerie dell’Accademia); il figlio di Francesco, Pietro Paolo (m. 1620 ca.), fu seguace del genitore senza eccellere.

 


Gli organizzatori

 

La Fondazione Adriano Bernareggi è uno degli strumenti pastorali della diocesi di Bergamo. Come tale partecipa secondo il suo specifico culturale al compito di evangelizzazione in cui la chiesa di Bergamo è impegnata nel proprio territorio. Questo compito è dettato dal principio che l’essenza evangelica della memoria di Gesù è destinata a tutti e a tutti viene resa accessibile attraverso i molteplici linguaggi dell’arte di ieri e di oggi. È naturale che, in quanto strumento della pastorale diocesana, la Fondazione sia particolarmente attenta alle ragioni specifiche che la cultura cristiana aspira a condividere con chiunque ricerchi con serietà il senso delle cose. (sito web)

Il Centro Storico Culturale Vallebrembana promuove la conoscenza, la conservazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale della Valle Brembana; pubblica o cura la riedizione di documenti e studi storici, artistici, geografici, letterari e linguistico-dialettali; raccoglie e ordina documenti, riproduzioni, pubblicazioni e audiovisivi di interesse locale; opera in collaborazione con gli enti locali, con le istituzioni culturali, con le associazioni turistiche, con le varie agenzie educative e ricreative pubbliche e private, alla promozione di iniziative di carattere culturale inerenti la Valle Brembana; promuove conferenze, corsi, convegni e occasioni di dibattito e di confronto culturale rivolti a tutta la popolazione su tutto il territorio. (sito web)

 


Gli sponsor

Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus | Istituto Clinico Quarenghi | Zani Viaggi | Arditi | Agriturismo “Le Colline” – Villa d’Almè Alimentari Galizzi – Santa Croce | Alleanza Assicurazioni – Agenzia di Almè | Cartorlandini – Zogno | Ceroni & Patners Serramenti – Zogno | Computer Center – Zogno | Farmacia Fumagalli – San Pellegrino Terme | FMS Impianti Tecnologici San Giovanni Bianco | Galizzi Rita – Santa Croce |Impresa Edile “G.Carlo Cavagna” | Impresa Edile “Mario Sonzogni” – Santa Croce | Lavasecco “2000” via G.Mazzini – Zogno | Pizzeria Mezzaluna – Santa Croce.

 


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