Sono 313 i minori stranie non accompagnati, profughi messi in carico alla città di Bergamo e cresce la preoccupazione. Di questi 313, i cui costi sono – per legge – coperti dal Comune di Bergamo – cento sono ospitati nel territorio della provincia di Bergamo e 71 in altre province ma della Lombardia, mentre il resto tocca varie parti d’Italia, dalla Campania (che ne ospita ottanta) al Friuli. Due minori sono stati affidati a due famiglie, di Bergamo e Brescia.
Sul tema dell’accoglienza di minori non accompagnati, il Governo ha da poco varato un decreto, il cui punto principale riguarda proprio la loro collocazione: in parole semplici, se le strutture del territorio non dispongono di abbastanza posti per l’accoglienza, i minori che a una prima analisi appaiano superiori a sedici anni saranno collocati in una specifica sezione dedicata in centri e strutture destinati agli adulti, per un periodo non superiore a novanta giorni.
Numeri in crescita, quindi. Ogni due giorni, ha affermato don Roberto Trussardi che dirige la Caritas diocesana, arrivano tra le quindici e le venti persone.