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Sabato la commemorazione dell’alluvione del 1987, ci sarà anche il ministro Enrico Costa


La Comunità Montana Valle Brembana ha organizzato per il prossimo 15 luglio 2017 la commemorazione del 30° anniversario della tragica alluvione del 17, 18 e 19 luglio 1987, per mantenere vivo il ricordo di un evento che sconvolse i territori della Valtellina e della Valle Brembana. La presenza del Ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa è significativa per il legame che unisce i territori montani ed in particolare i piccoli Comuni messi alla prova dai tragici eventi del 1987 all’azione che il Governo svolse all’epoca. L’alluvione provocò vittime, distrusse infrastrutture e cose che costituivano la memoria di molte persone, mettendo in ginocchio l’economia dell’intera Valle. L’intervento del Governo, e dell’allora Ministro Remo Gaspari sollecitato dal Ministro Filippo Maria Pandolfi, fu tempestivo e grazie alla legge n.102 del 2 maggio 1990, meglio conosciuta come Legge Valtellina, furono stanziate le risorse finanziarie che consentirono alle istituzioni coinvolte (Comunità montana, Provincia e Comuni) e ai privati cittadini di ripristinare le opere danneggiate, di costruire nuove infrastrutture, fondamentali per la messa in sicurezza della viabilità, e di realizzare una serie di manutenzioni territoriali che hanno evitato il ripetersi di tali tragici eventi. 

 

Alla cerimonia interverranno, oltre a numerosi Sindaci, anche il Presidente della Provincia Matteo Rossi e si è in attesa di conferma della presenza del Presidente della Regione Roberto Maroni. Il proposito della cerimonia commemorativa è anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai rischi ed ai problemi idrogeologici che interessano il territorio montano, ricordando nel contempo l’operato di tutti coloro che a seguito dei drammatici eventi: uomini, istituzioni, forze politiche e sociali che, attraverso un impegno trasversale, hanno consentito alla Valle Brembana di rimettersi in piedi, di valorizzare i suoi aspetti culturali, turistici e produttivi, sui quali impostare il rilancio del territorio e lo sviluppo socioeconomico. L’intento è inoltre quello di portare l’attenzione sulla operosità efficienza ed organizzazione dell’attuale sistema di volontariato e del servizio di protezione civile, gestito in forma associata per conto di tutti i 37 Comuni della Valle, che costituisce un fiore all’occhiello e motivo d’orgoglio per la Comunità Montana Valle Brembana. Per questo saranno presenti rappresentanti di tutte le realtà vallari che al termine della cerimonia commemorativa parteciperanno ad una esercitazione generale di protezione civile con vari scenari dislocati nei paesi della Valle Brembana.

 

Dopo la messa di suffragio in ricordo delle 5 giovani vittime, Angelo Salvetti, Romeo Cortinovis, Marco Tamborino, Paola Tornaghi e Barbara Orlando si terrà una breve cerimonia civile con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali dei vari livelli di governo, nel corso della quale verrà consegnata una copia del libro “La Furia del Brembo. Documenti, testimonianze e immagini sull’alluvione del 18 luglio 1987” realizzato per il trentesimo anniversario dal Centro Storico Culturale Valle Brembana – Felice Riceputi, e la cui presentazione è programmata per venerdì 14 luglio presso la Biblioteca di PiazzaBrembana.

 

“Una giornata speciale per ricordare le vittime di quella disastrosa alluvione – afferma il Presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni – e ringraziare quanti all’epoca con grande spirito di collaborazione si impegnarono per far risorgere la Valle e la sua Popolazione. E’ un impegno che continua anche ora attraverso la straordinaria organizzazione della Protezione civile e di tutti i Corpi, di volontari e non, che sono sempre pronti ad ogni evenienza. Tanto è stato fatto ma si può e si deve fare di più per le Montagne. E sono sotto gli occhi di tuti le necessità per la Valle Brembana legate alla viabilità ed alla mobilità che rende difficile una vera ripartenza per il lavoro con il rischio di spopolamento incombente. Per questo chiederemo alle autorità presenti programmi e impegni chiari per le prossime imminenti elezioni su ruoli e risorse per le Montagne.”

 


 

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