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S.Pellegrino, il Comune regala anche il casinò? «No, solo sciocchezze»

L’affondo arriva direttamente dalla minoranza in Comune, la Lista SorGente di San Pellegrino Terme, guidata dal consigliere Molteni. L’interrogativo è «se anche gli spazi del casinò verranno inglobati nel centro termale. Il Gruppo Percassi si può permettere di non rispettare gli accordi, fare il bello e il cattivo tempo, e l’Amministrazione cosa fa? Altri regali», si legge nella nota. Nel dettaglio, l’appunto del 4 maggio, apparso sul blog della civica, faceva riferimento ad una affermazione (giudicata sconcertante) del sindaco Vittorio Milesi, nel quale affermava che «negli ultimi tempi è stata prospettata l’ipotesi di allargamento del Centro Termale, ormai saturo di presenze, agli spazi del casinò». 

Prima ancora al centro del dibattito viene sottolineato che il gruppo Percassi non ha ancora firmato la convenzione con il comune per la gestione del casinò. Alla questione il primo cittadino replicò che questa sarebbe stata sottoscritta nelle prossime settimane. Ma i mesi passano – scrivono quelli della Lista SorGente – e nulla viene firmato. L’ultima concessione risale infatti al 2005. 

Da via Papa Giovanni XXXIII il 7 maggio esce una nota a risposta, pubblicata sul sito del Comune e relativa pagina Facebook. Secondo quanto affermato dalla maggioranza «si stravolge e capovolge la realtà dei fatti per insinuare sospetti sulla correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale». E che «la concessione non è stata sottoscritta per una serie di ragioni oggettive e non di scuse». Poi sul presunto «regalo» del casinò sul quale puntava la frecciata della minoranza viene specificato che «l’ipotesi avanzata in tempi recenti consentirebbe in modo consistente di incrementare le presenze delle terme, ma anche che la proposta è da tempo oggetto di studio e valutazione delle parti interessate. Come per ogni scelta importante vanno attentamente ponderati gli aspetti postivi e quelli problematici e coniugati l’interesse pubblico con quello privato», si legge nel comunicato di risposta.

La nota conclude che «nessuna risposta meritano la sequenza di sciocchezze esposte dalla minoranza, in modo strampalato e volutamente confuso e non veritiero, sempre nell’ottica di denigrare e alimentare sospetti». E poi la citazione di Voltaire ai suoi discepoli «calunniate, calunniate, qualcosa resterà», e così il primo cittadino Vittorio Milesi s’appella allintelligenza dei suoi cittadini.


 

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