Sono oltre 3,5 milioni gli animali della fattoria bergamasca. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Bergamo realizzata in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali che si celebra il 17 gennaio di ogni anno. Una tradizione popolare – spiega la Coldiretti – che vede il ripetersi del rito della benedizione degli animali nelle parrocchie di campagne e città, su tutto il territorio regionale e nazionale.
Nella Bergamasca – secondo l’analisi di Coldiretti Bergamo su dati Anagrafe zootecnica – si contano quasi 130 mila bovini, 320 mila suini, oltre 3 milioni di avicoli, 60 mila tra pecore e capre a cui vanno aggiunti 90 mila conigli.
Per celebrare il Santo protettore degli animali, sono numerosi gli appuntamenti in calendario su tutto il territorio provinciale.
Ad Antegnate due giorni di iniziative con gli agricoltori Coldiretti: oggi, martedì 16 gennaio, la benedizione diffusa degli animali nelle aziende agricole. Domani, mercoledì 17 gennaio, alle ore 18 corteo dei trattori con arrivo in piazza della chiesa per la S. Messa. A seguire un momento conviviale e in serata l’accensione del falò di Sant’Antonio. A Fara Olivana mercoledì 17 gennaio ci sarà la benedizione del sale, utilizzato come integratore alimentare da dare agli animali per proteggerli dalle malattie, mentre giovedì 18 gennaio ci sarà la benedizione diffusa nelle aziende agricole. Infine, mercoledì 17 gennaio, Santa Messa e benedizione di sale, mezzi agricoli e animali sono in programma anche a Frazione S. Antonio di Grone.
Gli animali custoditi negli allevamenti italiani – conclude la Coldiretti – rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto, anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e compattamento dei suoli svolto dagli animali.