La Guardia di Finanza di Clusone ha scoperto lavori e volumi d’affari in tutta Europa ed una serie di fatture false da parte di un’azienda di Rovetta il cui legale rappresentante è indagato a piede libero.
Le attività sotto osserevazione riguardano il montaggio di 14 serre fotovoltaiche in Francia, il montaggio e lo smontaggio di uno stand alla fiera di Hannover, in Germania, un magazzino automatizzato in Finlandia e in Norvegia, un magazzino ad alta precisione a Barcellona, in Spagna, coperture a Orio. Sono state scoperte una ventina di fatture emesse da alcune presunte aziende cartiere che secondo il decreto di sequestro firmato dalla gip Ilaria Sanesi, su richiesta del pm Carmen Santoro e alla luce delle indagini condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Clusone, sarebbero carta straccia. Fatture false emesse per operazioni inesistenti per creare elementi passivi fittizi da compensare e poter evadere il fisco: un milione di euro, la cifra complessiva, con contestazioni di carattere tributario e amministrativo (900 mila euro più 130 mila di Iva) e dichiarazioni fraudolente che configurano un illecito penale. Nell’inchiesta sono stati iscritti sei indagati con la somma contestata dalla Procura per la presunta evasione di 153.607 euro, per la quale la gip ha disposto il sequestro diretto finalizzato alla confisca. Nell’indagine sono finite altre tre persone già note per precedenti specifici e 6 aziende bresciane. Gli investigatori sarebbero arrivati al gruppo sulla scia della vicenda di Fabrizio Garatti, scomparso misteriosamente il 26 maggio 2016 a Costa Volpino, di cui uno degli indagati è considerato socios torico. Le indagini si sono protratte per buona parte del 2018 e sono sfociate a ottobre dello scorso anno con la denuncia. (immagine di repertorio)