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Ristorazione, un settore polverizzato in tante micro realtà

 

Le unità locali che svolgono servizi di ristorazione (8.048 delle quali 7.190 attive) sono superiori a quelle delle imprese (5.935 delle quali 5.126 attive). Un ecosistema composto da microsettori e da imprese che contribuiscono al valore aggiunto e all’occupazione del comparto. È questo uno dei dati emersi durante la presentazione del primo Osservatorio sui pubblici esercizi Ascom Confcommercio Bergamo, un monitoraggio realizzato in collaborazione con Fipe Confcommercio, su elaborazione dati Infocamere ,riguardo al variegato mondo della ristorazione, dal microsettore della somministrazione ai ristoranti, dai bar alle imprese di catering & banqueting.

Se escludiamo le sedi secondarie le imprese iscritte sono 5.935 delle quali 5.126 attive. Le iscrizioni nel primo trimestre 2023 sono state 57 (+18,08%) e le cessazioni 101 (+2,0%) con un saldo negativo di 44. Dopo l’anno scorso, con un drammatico record di chiusure, nel territorio bergamasco il calo delle sedi delle imprese è dello -0,2. A Bergamo cresce meno il tasso di nuove aperture (+18,8%) rispetto a quello lombardo (+28,8%) e quello italiano (+ 33,8%), ma allo stesso tempo si sta sempre più arrestando la drammatica crescita delle cessazioni (+2,0%), contro il  +17,7% della Lombardia e il + 29,1% naziona.

Il settore presenta 2.586 ditte individuali (43,6%), 1.905 società SNC e SAS (32,1% e 1.316 SRL SRLS e SPA (22,2%). Come negli altri settori del commercio è in calo vistoso la costituzione delle società di persone a favore delle forme di società di capitale ed in particolare della SRLS

Incrociando i dati delle dimensioni e delle categorie emerge che i bar sono nella maggior parte di piccola dimensione: 60% nella categoria entro i 3 dipendenti, 30% nella categoria entro i 9 dipendenti per scemare come percentuale nella categoria oltre i 10 addetti e oltre.

Le imprese femminili dei servizi della ristorazione a Bergamo, con il 32% sono in percentuale più alta del totale della Lombardia (27%) e dell’Italia (28%). Le imprese femminili attive del settore sono 1.872. Le imprese giovanili sono pari all’11% del totale e sono pari alla percentuale regionale e nazionale. Le imprese attive del settore in bergamasca sono 619. Il saldo del trimestre è +7 frutto di 24 iscrizioni (+ 33,3%) e 17 cessazioni (-19,0%).

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