Ascon Bergamo prende coraggio e scrive ai sindaci chiedendo che per quest’anno la sagre e feste paesane vengano annullate perché hanno un pesante effetto sulle casse di bar e ristoranti
Il terreno è ostico ed anche in tempi recenti chi ha tentato di far regolamentare il settore spesso è rimasto scottato. Per anni molti ristoratori si sono lamentati, ma all’atto di procedere si sono fermati per paura di una reazione
La lettera è a firma di Giorgio Beltrami, vicepresidente vicario Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale di Fipe, conosciutissimo nella nostra zona perché è il titolare del frequentatissimo Bar Centrale di Lovere , e di Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo
Il settore della ristorazione, come quello dei bar – salvo rare eccezioni – è in forte difficoltà ormai da troppo tempo. Per questo motivo Ascom chiede ai sindaci lo sforzo, anche economico, di sospendere e annullare le concessioni e autorizzazioni per aree estive, sagre, feste che prevedano la somministrazione di alimenti e bevande.
L’iniziativa dell’Ascom Bergamo più che funzionale è strategica almeno per quest’anno ed è proiettata nel futuro: Pare ovvio sottolineare che, per quest’anno, il discorso sagre e fiere paesane è archiviato. Siamo a maggio e portiamo ancora la mascherina e chissà per quanto tempo la dovremo indossare. Le iniziative in calendario per la prossima estate sono state cancellate e non ci sono più i tempi tecnici per una riconferma. Nel prossimo numero di Montagne & Paesi edizione cartacea pubblicheremo una proposta, nata dalla collaborazione con alcuni ristoratori, che potrebbe mettere fine alla contesta tra ristoratori e organizzazione privilegiando quelle manifestazioni che propongono prodotti locali in modo di incentivare la filiera produttiva del territorio