Riccardo Frizza nuovo direttore artistico del festival

Si è riunito oggi a Bergamo il cda della Fondazione Teatro Donizetti, presieduto da Giorgio Berta e composto da Emilio Bellingardi, Enrico Fusi, Elisabetta Ricchiuti, Roberta Sestini, Giovanni Thiella e Alessandro Valoti. All’ordine del giorno, la designazione del nuovo direttore artistico del festival Donizetti Opera dopo la mancata disponibilità al rinnovo di Francesco Micheli. Il consiglio, all’unanimità ha quindi indicato nel direttore d’orchestra Riccardo Frizza – direttore musicale dello stesso festival sin dal 2017 – la nuova guida della rassegna operistica dedicata al compositore bergamasco per il prossimo triennio.
«È una scelta ponderata e condivisa – dichiara il presidente Berta – che ha alla base la storia e i successi del festival, due valori irrinunciabili che vedono nella nomina del maestro bresciano un elemento di continuità e di continuo investimento nel “patrimonio culturale” costruito in questi dieci anni. Rinnovo quindi i ringraziamenti al direttore uscente Micheli e mi congratulo a nome di tutta la Fondazione con Frizza con la certezza che saprà ulteriormente accrescere l’eredità del Donizetti Opera».
«Sono onorato di assumere la direzione artistica del Donizetti Opera – sottolinea Riccardo Frizza. Gli ultimi otto anni come direttore musicale del festival sono stati un’esperienza straordinaria, resa possibile dalla fiducia di tutta la Fondazione – dal palcoscenico, agli uffici, alla sezione scientifica – oltre che da una collaborazione fruttuosa con Francesco Micheli, a cui va il mio ringraziamento per aver contrassegnato un periodo significativo per la città e il suo festival. Oggi, nella doppia veste di direttore artistico e musicale, abbraccio con entusiasmo questa nuova sfida, con l’obiettivo di proiettare il Donizetti Opera in una dimensione internazionale sempre più ampia. Per fare questo, sono certo di poter contare sul rinnovato sostegno di tutti coloro che hanno accompagnato in questi anni la mia attività di direttore musicale».
Prossimamente sarà convocata una conferenza stampa sulle linee guida della nuova direzione artistica e musicale.

Riccardo Frizza (Brescia, 1971), direttore musicale del Donizetti Opera di Bergamo dal 2017, è tra i più acclamati direttori d’orchestra della sua generazione, ospite regolare di teatri e di festival nazionali e internazionali quali l’Opéra di Parigi, Lyric Opera di Chicago, Metropolitan di New York, Bayerische Staatsoper, Teatro alla Scala, Teatro Real, Rossini Opera Festival, Gran Teatre del Liceu, Festival Verdi di Parma, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gewandhausorchester di Lipsia e Sächsische Staatskapelle di Dresda. Tra gli impegni degli ultimi anni spiccano le inaugurazioni 2021, 2022, 2023 e 2024 del festival Donizetti Opera con L’elisir d’amore, La favorite (Premio Abbiati come Miglior spettacolo dell’anno), Il diluvio universale e Roberto Devereux, l’Omaggio a Caruso con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, La clemenza di Tito alla Bilbao Opera, Le tre regine al Teatro San Carlo, L’amico Fritz al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Lucia di Lammermoor al Metropolitan Opera di New York, Il barbiere di Siviglia e Maria Stuarda al Teatro San Carlo, Simon Boccanegra e Attila al Festival Verdi del Regio di Parma. Sono nel segno di Donizetti le ultime incisioni discografiche: il cd Le tre regine con Sondra Radvanovsky registrato a Chicago e Signor Gaetano con Javier Camarena e l’orchestra del festival bergamasco Gli Originali, oltre a un album con Nadine Sierra per Deutsche Grammophon e Delirio con Jessica Pratt. Nel giugno 2021 ha vinto il Premio Ópera XXI come migliore direttore musicale, riconoscimento, assegnato dall’omonima associazione dei teatri, festival e stagioni stabili di Spagna, conferito per l’eccellenza della Lucia di Lammermoor in scena all’ABAO Bilbao Ópera nell’ottobre 2019. Nel marzo 2022 è stato nominato Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica e del Coro della Radio Ungherese. Il 2 giugno 2024 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, con decreto del Presidente della Repubblica, per avere acquisito benemerenze verso la Nazione nel campo dell’arte.

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