Con il passaggio della Lombardia in zona gialla riaprono i dodici musei statali che fanno capo alla Direzione regionale Musei Lombardia.
I primi ad aprire i battenti sono il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo a Sirmione, la Villa Romana a Desenzano del Garda, la Cappella Espiatoria a Monza, il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina a Vigevano e Palazzo Besta a Teglio. Per queste sedi l’apertura è già oggi 27 aprile.
Il 30 aprile sarà la volta del Museo della Certosa di Pavia.
Bisognerà attendere il 4 maggio per la riapertura del Cenacolo Vinciano, per il quale si ricorda l’ingresso limitato ad un massimo di 15 persone ogni quarto d’ora (18 a partire dall’11 maggio).
Per il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo e il MUPRE – Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica, tutti a Capo di Ponte, il traguardo è fissato all’8 maggio. Quella data consentirà l’apertura contemporanea di tutti i parchi e i musei che fanno parte del sito UNESCO Arte rupestre della Valle Camonica: è una scelta dal forte significato simbolico, che sottolinea l’importanza del lavoro corale da parte di tutti gli enti – Comuni, Regione, Stato cui i parchi sono affidati.
All’appello manca ancora il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno. I lavori di riallestimento presso la nuova sede sono in dirittura d’arrivo e il Direttore regionale Musei Lombardia Emanuela Daffra annuncia la possibilità di offrire al pubblico un museo completamente rinnovato nella prima metà di giugno.
Rammentando la necessità di prenotazione, imposta dalla situazione sanitaria, per conoscere nel dettaglio orari e modalità di visita si invita a consultare il sito web della Direzione regionale: musei.lombardia.beniculturali.it