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Riapre Le Cornelle, gli animali si risvegliano ed è già ode alla prmavera

Baci, danze, amorevoli carezze. È uno spettacolo magico quello che gli animali de Le Cornelle, il Parco Faunistico adagiato sulla sponda orientale del fiume Brembo, nella splendida cornice delle Prealpi Orobiche, si apprestano a mettere in scena. Con un primo, atteso, appuntamento, sabato 10 febbraio, quando le porte del Parco si riapriranno per una nuova, stagione.

Anche se sul calendario sembra ancora lontana, gli animali del Parco hanno già iniziato la loro personalissima ode alla primavera. I primi a risvegliarsi sono stati i panda minori, esemplari maschi e femmine hanno cominciato a cercarsi vicendevolmente per potersi riprodurre. A seguire i fenicotteri, meravigliosi, come sempre, nelle loro danze propiziatorie: sono i maschi a esibirsi in una grande parata durante la quale allungano il collo, spalancano le ali e si inchinano di fronte alle femmine di fenicottero.

L’arrivo degli amori testimonia, anche quest’anno, l’inizio di una nuova stagione, tra vecchie e nuove conoscenze tra le 120 specie ospitate al Parco. Primo tra tutti: il cucciolo di Tamarino Edipo detto anche “dalla chioma a cotone” di appena due mesi. Un primate sudamericano, piccolo e così chiamato perché ha la testa incoronata da folti ciuffi di pelo bianco. È una specie a rischio di estinzione, tra le più minacciate al mondo. La simpatica scimmietta, infatti, è una gran coccolona: fin dalla nascita non si è mai staccata dal grembo dei suoi genitori, tanto che ancora non è stato possibile identificarne il sesso. Ma secondo gli esperti, a breve, potrebbe iniziare a muovere i suoi primi passi nel Parco lasciandosi ammirare da addetti e visitatori. Anche questo comportamento, per altro, rientra nelle tipicità della specie visto che i Tamarini edipi sono conosciuti come dei “super papà” perché i maschi sono particolarmente amorevoli nei confronti della prole: si prendono cura dei piccoli fino allo svezzamento e li “concedono” alle mamme solo per le poppate.

E a proposito di cuccioli, i visitatori quest’anno potranno ritrovare, un po’ più cresciutelli, Neko e Arman, i meravigliosi esemplari di leopardi delle nevi nati lo scorso anno – nascita eccezionale perché come si ricorderà da oltre 25 anni non nascevano esemplari di questa specie in Italia – e in ottima salute. E con loro, Leila, il leopardo africano melanico nato lo scorso agosto (detto comunemente “pantera nera”) che, ancora cucciolo, ama farsi coccolare dalla mamma.

Ma non è tutto: nel Parco i visitatori potranno divertirsi a osservare i tantissimi animali presenti nelle aree come l’Oasi degli Elefanti, la Savana, la Selva Tropicale, l’Isola di Aldabra e l’Oasi dei Ghepardi. L’area dei Suricati è stata interamente rinnovata rendendola ancora più verdeggiante e accogliente. Insomma, una meraviglia tutta da scoprire.


 

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