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Riaperta la Sebina occidentale 469

E’ stata riaperta questo venerdì dalle 7.30 a senso unico alternato la Sebina occidentale bergamasca 469: sono infatti terminati i lavori di pulizia della parete rocciosa da cui il 13 giugno era caduta una frana di massi imponenti tra Riva di Solto e Zù.

La frana del 13 giugno aveva ostruito la carreggiata con una colata di circa 20 tonnellate di massi di notevoli dimensioni e terriccio. Dopo una serie di sopralluoghi effettuati dal geologo incaricato dalla Provinica di Bergamo, che ha verificato che la parete da cui sono scesi i massi era completamente spaccata con almeno 200 m³ di roccia per un’altezza di 70 metri e una larghezza di 30, è stato deciso di liberare completamente la parete dalla vegetazione, disgaggiando tutte le rocce pericolanti e ripulendo a fondo il conoide di materiale franato. I lavori sono stati affidati all’impresa Pasinelli di Solto Collina, che già opera nella manutenzione ordinata dalla provinciale 469. Il materiale disgaggiato è stato trasportato in apposita discarica dalla Beton Camuna di Darfo. Ripulito completamente il versante, sono stati posizionati dei blocchi di cemento armato a formare un muro alto oltre 2 metri che riduce la carreggiata ad una sola corsia, lasciando un ampio vallo tra il muro artificiale e la scarpata. Quindi sono stati posizionati i due impianti semaforico a distanza di circa 300 metri l’uno dall’altro che regolano il traffico a senso unico alternato. In mattinata sono stati poi rimossi anche tutti i cartelli che segnalano la chiusura della strada. Nei prossimi giorni sono previsti altri lavori: infatti sulla parete bonificata andranno posizionate reti di ritenuta e dovranno essere ripristinate le barriere di protezione a bordo strada. Il costo dell’intervento si aggira sui 300.000 euro. Riprendono a respirare anche le attività economiche della zona, in particolare il ristorante Zù, a circa 200 metri a sud della frana, che era rimasto fortemente penalizzato dal giorno in cui i massi hanno bloccato la Sebina.

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