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Paspardo

Revocati i domiciliari al sindaco di Paspardo

Fabio De Pedro, sindaco di Paspardo, che era stato posto ai domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti nel suo comune, dopo 8 giorni agli arresti domiciliari, torna libero e nelle prossime ore dovrebbe anche tornare in pieno possesso delle facoltà di sindaco dopo che il Prefetto di Brescia lo aveva sospeso dall’incarico, secondo la norma in vigore.

L’accusa rivolta a De Pedro è quella di aver spacchettato in più lotti l’opera da 250 mila euro, relativa ai lavori di revamping dell’edificio del municipio ai fini dell’efficientamento energetico, in modo da affidare direttamente l’incarico ad aziende locali. La GIP Alessandra Di Fazio nella giornata di venerdì 16 novembre ha revocato la misura cautelare e consentito al primo cittadino di lasciare casa sua. Con la revoca dei domiciliari dovrebbe essere revocata anche la sospensione dalla carica di Sindaco adottata dalla Prefettura di Brescia. La decisione della GIP non intaccherebbe il quadro accusatorio sostenuto dal il pm Ambrogio Cassiani, secondo il quale De Pedro avrebbe spacchettato un investimento complessivamente da poco meno di 250mila euro in nove lotti tutti funzionali alla realizzazione dell’opera e tra loro concatenati, in modo da trasformare un unico bando, per il quale sarebbe stato necessario procedere ad una gara, in nove contratti sotto i 40mila euro di importo, importo per il quale si può procedere ad affidamento diretto. Secondo l’accusa De Pedro ha proceduto in questo modo per affidare i lavori ad imprese amiche e della zona: non l’avrebbe fatto per un tornaconto di carattere economico, ma politico. Infatti, il pm sostiene nel suo impianto accusatorio che quello adottato dal sindaco è un sistema per fidelizzare l’elettorato, per assicurarsi un buon pacchetto di voti, in danno della concorrenza e di tutti gli imprenditori esclusi così dalla possibilità di assicurarsi la commessa. De Pedro ha voluto subito esprimere la sua soddisfazione e si è detto sicuro di non aver commesso illeciti penali; potrebbero esserci stati degli errori tecnici, ma non certo con l’intenzione di violare le norme. In questi giorni De Pedro ha avuto molti attestati di stima dai suoi compaesani e da molti primi cittadini camuni.

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