‘Restauratio Humana’, il documentario che racconta il ritorno alla bellezza originaria del Coro ligneo di Capoferri e Lotto situato nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Città Alta a Bergamo sarà trasmesso su Rai Storia martedì 7 maggio alle 22.10 con l’introduzione dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa.
Il documentario, commissionato da Fondazione MIA e realizzato dalla casa di produzione Coral Climb, curato dai registi Dede Preti e Marco Madoglio con la direzione scientifica di Stefano Marziali, racconta il monumentale intervento di restauro del Coro eseguito dalla Bottega del restauratore Luciano Gritti, durato un anno e mezzo (concluso nell’ottobre 2023) e reso possibile grazie a Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
Seguendo i lavori che lo hanno riportato alla sua originaria bellezza, il documentario (55 minuti) permette di addentrarsi sempre più nel maestoso Coro: immagini di straordinaria qualità – sui dettagli degli intarsi, sulle diverse fasi dell’intervento e sulle nuove scoperte emerse – riportano lo spettatore all’interno di ‘Cantiere Vivo’, l’innovativo progetto di valorizzazione del restauro che ha reso osservabili i lavori in tutte le loro fasi ai visitatori (oltre 700 mila), mentre le interviste ad alcuni esperti aiutano ad approfondire la conoscenza dell’opera. Una vera e propria operazione culturale, su più livelli, che intende raccontare un’esperienza unica di conservazione di un bene culturale dallo straordinario valore.
Fabio Bombardieri, presidente Fondazione MIA: «Il Coro ligneo di Capoferri e Lotto della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo è un tassello prezioso delle nostre radici, della nostra identità ed eredità culturale. Il documentario è soprattutto una testimonianza di bellezza, impegno, arte e passione, che vuole trasmettere lo splendore dell’opera e dell’ingegno umano. La trasmissione del documentario da parte di RAI Storia è un riconoscimento importante per il monumentale restauro, che ci consente di far conoscere al grande pubblico questo straordinario patrimonio bergamasco, unico nel suo genere».