Il Consiglio ha ricordato l’ex assessore regionale Vito Sonzogni. Architetto, disegnatore, politico bergamasco, è scomparso a 93 anni nella notte fra il 20 e il 21 luglio. “Sonzogni ha portato la sua grande passione dentro la vita politica, attraverso il suo lavoro per il bene comune” ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Il Consiglio ha poi osservato un minuto di silenzio. Erano presenti i figli di Sonzogni: Giampietro ( con la moglie Cristina e la figlia Francesca) , Laura (con il marito Enzo e i figli Martina, Pietro e Chiara) e Luca, il nipote Felice Sonzogni, accompagnato dalla moglie Gabriella e Luisa Golfari, figlia di Cesare, che fu presidente della Giunta regionale dal 1974 al 1979.
Vito Sonzogni, originario di Zogno, era nato nel paesino della bassa Valle Brembana il 29 maggio 1924. Come ha ricordato il Presidente Cattaneo, Sonzogni è stato tra i più prolifici e noti urbanisti bergamaschi. Laureato al Politecnico di Milano nel 1952, ha iniziato una lunga ed intensa attività professionale spaziando dall’architettura religiosa (18 chiese tra cui il Seminario vescovile di Bergamo) e residenziale alla progettazione di edifici pubblici (28 scuole) e centri turistici. Particolarmente significative, tra le tante in Italia e all’estero, le due opere realizzate in Giordania (il Memoriale di Mosè ed il Parco del Battesimo di Gesù dichiarato dall’Unesco nel 2016 Patrimonio dell’Umanità).
In politica ha iniziato a 24 anni come Sindaco di Zogno, è stato Assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica della Provincia di Bergamo. In Regione è stato eletto nelle file della DC ed è stato nominato Assessore ai Trasporti, servizi, opere pubbliche regionali, navigazione dal 1970 al 1975 e successivamente, dal 1976 al 1978, Assessore all’Urbanistica.