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Recuperata nel lago al Corno di Predore una rete abusiva

 Recuperata nel Sebino in località Corno di Predore una rete posizionata da pescatori di frodo. Con questo ultimo recupero, iniziato un anno fa, salgono a 8 le reti abusive individuate e recuperate dalla Guardia costiera ausiliaria, dai gruppi di sub e dalle Polizie provinciali di Bergamo e Brescia.

Gli interventi sono stati organizzati seguendo una procedura condivisa tra Polizie locali, Guardia costiera e gruppi sub, proprio in seguito alla morte di Lorenzo Canini, 39nne originaria di Villa d’Ogna e residente a Ponteranica, rimasto impigliato in una rete killer domenica 4 gennaio 2015 proprio di fronte a Tavernola: la rete era abusiva e quindi anche sprovvista di boe e gavitelli di segnalazione. Quella recuperata sabato 15 ottobre era lunga quasi 100 metri e posta ad una profondità variabile dai 25 ai 50 metri. Per raggiungere la rete hanno dovuto lavorare per più di un’ora i 6 sommozzatori, tre della Guardia costiera ausiliaria e tre agenti della Polizia provinciale di Bergamo. Mensilmente, il gruppo di Gorle si immerge tra Tavernola e Predore e spesso si imbatte in reti da pesca abusive e anche quella recuperata sabato era stata individuata qualche giorno prima ed era stata segnalata alle autorità competenti che hanno subito predisposto il recupero andato a buon fine. Ora resterebbe però da individuare chi cala queste reti e questo è molto difficile e fino ad ora vi sono stati dei sospetti ma nessuna certezza.

 

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