Rapporto Sisma 2016, Castelli: “Risultati concreti, segnali incoraggianti su occupazione”

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(Adnkronos) – “Quelli contenuti nel Rapporto sono dati che evidenziano come il lavoro fin qui svolto stia dando luogo a risultati concreti e che la strategia che abbiamo adottato, grazie alla piena collaborazione delle Regioni e al sostegno del Governo, vada nella direzione che tutti auspicavamo. I segnali che giungono sul fronte della crescita economica e dell’occupazione sono molto incoraggianti e di vitale importanza, dal momento che il rilancio economico è una componente essenziale per contrastare il fenomeno di quello spopolamento che colpisce le nostre comunità da lungo tempo”. Lo ha affermato Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione durante la conferenza stampa della presentazione del Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia svoltai oggi a Roma. 

“Il declino dei nostri territori non è inevitabile e, anzi, la loro rinascita, attraverso un nuovo sviluppo fondato sulla sicurezza e la sostenibilità, nel pieno rispetto dei principi di legalità, è possibile. Invertire la tendenza si può e lo stiamo dimostrando qui, nel Laboratorio Appennino centrale dove, – ha sottolineato Castelli – grazie anche alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica, stiamo realizzando un modello basato su buone prassi che possono rappresentare un punto di riferimento anche per altre aree dell’Appennino”.  

“Ciò premesso, siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare e che nessuna distrazione è possibile. Dobbiamo insistere e continuare ad accelerare con l’obiettivo primario di riportare nelle loro case e alla normalità le tante persone che ancora non sono rientrate nelle loro abitazioni e contrastare lo spopolamento. Gli obiettivi da portare a termine sono ancora molti e complessi, ma l’unità di intenti che si è consolidata in questi anni è la migliore premessa per affrontare le sfide che ci attendono”, ha aggiunto Castelli.  

“Il 30 ottobre riapriremo la basilica di Norcia: sarà completato il lavoro. Ricordiamo tutti che era rimasta solo la facciata”. Ha sottolineato 

“Negli ultimi tre anni 4mila nuclei familiari sono finalmente tornati nelle rispettive dimore. Ora dobbiamo aggredire soprattutto la ricostruzione dove la devastazione ha prodotto le ferite maggiori: Amatrice, Arquata del Tronto, nei luoghi più colpiti. Lì si dovranno costruire alla base, sono già pronte le gare per ridare futuro e vivacità a quelle comunità così danneggiate”.  

“L’obiettivo è di fare di questa ricostruzione lo strumento di arrivare al traguardo ambito da tutti: ridare forza al Centro-Italia che oltre al sisma è stato colpito dalla crisi climatica e dalla crisi demografica – sottolinea – Una strategia di rilancio di tutto l’Appennino. Un intervento che potrebbe essere esteso alle altre aree che non sono state colpite dal sisma. Da questo punto di vista abbiamo messo in campo la seconda gamba della ricostruzione che è la strategia NextAppennino, 2 miliardi di euro, che ha prodotto un effetto sia sulle infrastrutture, ma anche sulle imprese. Perché per far si che le case non rimangano vuote è necessario attivare le energie residue, abbiamo previsto che tra il 2027 e il 2028 verranno generati 4 miliardi di crescita, in modo che questi 28 miliardi di euro della ricostruzione sia un volano per ridare forza alla spina dorsale d’Italia che è l’Appennino”. 

 

 

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