Condanna salata per il dipendente comunale di Brescia accusato di erogare permessi di idoneità abitativa in cambio di rapporti sessuali. L’uomo, sospeso dall’incarico e agli arresti domiciliari, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione.

L’agilità abitativa è un certificato richiesto ai soli cittadini stranieri, le donne oggetto degli abusi sono pertanto tutte di origini estere. Tre i casi accertati fino ad ora, tra cui quello della 29enne marocchina sparita lo scorso giugno (gli inquirenti ipotizzano sia stata uccisa dal marito). Gli altri due casi vedono coinvolte una donna di origini africane e una di nazionalità cinese. Già previsto il risarcimento in denaro per le due vittime, rispettivamente di 1.500 e 2.000 euro.

Il giudice, in seguito al processo , ha disposto il risarcimento anche nei confronti della Loggia, di cui ne è stata danneggiata l’immagine. Prova della truffa a sfondo sessuale anche un video della Polizia Locale, dove viene ripreso in diretta una delle proposte “indecenti” del dipendente pubblico.

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