“Quelli eran giorni…” a Casnigo l’emigrazione raccontata dalle lettere a Gigliola Cinquetti

Uno spaccato della storia italiana fra boom economico ed emigrazione bergamasca ed italiana verso l’Europa. E’ in programma venerdì 29 novembre alle 20.45 nel Teatro del Circolo Fratellanza di Casnigo la serata proposta da CUT Centro Universitario Teatrale e Centro Universo del Teatro dal titolo “Quelli eran giorni…”, con il contributo e il patrocinio di Provincia di Bergamo e Comune di Casnigo.
“Siamo all’inizio degli anni ‘60 – spiega Claudio Morandi, regista e direttore artistico CUT Bergamo – quando migliaia di italiani, per niente toccati dal boom economico e in fuga dalla povertà, si presentavano alla dogana di Chiasso per entrare in Svizzera e rincorrere così un sogno di benessere, o almeno di tranquillità, per sé e per la propria famiglia. In quegli stessi anni la cantante Gigliola Cinquetti, poco più che sedicenne, diventa una celebrità in tutto il mondo, dopo la vittoria al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest del 1964 con “Non ho l’età (per amarti)”. Il vinile del brano raggiunse in Europa oltre quattro milioni di copie vendute”.
“Due storie parallele –  aggiunge Morandi –  che proprio grazie a quella vittoria invece si toccano fino a mischiarsi offrendoci un racconto unico e personale dei nostri migranti. Infatti la vittoria all’Eurovisione della giovanissima Gigliola Cinquetti mette in moto sentimenti che presto si trasformano in parole. Così migliaia di italiani da tutto il modo prendono carta e penna per scrivere. Le lettere di complimenti che riceve contengono una descrizione della vita che facevano gli italiani nelle terre dell’emigrazione, parole vere e molto struggenti. Queste 150.000 lettere, conservate dalla famiglia, sono ora raccolte dal 2001 alla Fondazione Museo storico del Trentino, nella sezione Archivio di Scrittura Popolare”.
Partendo da questi scritti ed unendoli ad un’altra interessante pubblicazione dei primi del secolo della Società Dante Alighieri e ad un testo teatrale, il Centro Universitario Teatrale ha prodotto questo lavoro riguardante l’emigrazione italiana in Europa con particolare riguardo alla nostra provincia. Un lavoro “leggero” nonostante i temi importanti e a volte drammatici. “La concessione alla risata –conclude Morandi –  a volte aiuta ad approfondire ad affrontare meglio l’argomento”. La serata è ad ingresso libero.

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