Li chiamano i figli e le figlie del “baby boom”, nati fra la metà degli anni ’50 e la metà degli anni ’70. Oggi hanno fra i 45 ed i 65 anni, e stanno per vivere un’avventura esistenziale per certi aspetti inedita. Arrivano a vivere, numerosi, una lunga stagione della vita, i cui caratteri sono in gran parte ancora da scoprire.
Si basa su questi presupposti il progetto avviato quest’anno dal Comune di Gandino, denominato “Vivere Insieme, Vivere Meglio”, che punta a mettere a fuoco le opportunità per i singoli e per la comunità che questo fenomeno demografico aprirà in un futuro molto prossimo.
“In effetti – spiega Filippo Servalli, vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali – non abbiamo ancora del tutto messo a fuoco in questi ultimi decenni il valore e la pienezza proprie della età anziana; il suo gusto proprio, la sua specificità come esperienza del tempo, le sue proprie potenzialità di arricchimento delle biografie personali e della vita comune. Questa stagione della vita è diventata esperienza di tantissimi uomini e donne, e questo ridisegna relazioni e storie familiari, arricchisce nuovi intrecci tra le generazioni, introduce sguardi, emozioni, memorie. Certamente i vissuti sono molto diversi, legati all’ intreccio tra nuove condizioni di vita, cura delle fragilità, ricchezza delle reti di prossimità, riconoscimento sociale. Ci si può ritrovare in tempi e spazi nuovi, dopo anni di vincoli, di responsabilità, lavorative e professionali, e familiari, ancora in buona salute e con competenze ed interessi vivi. Vivendo anche una nuova libertà, nuove possibilità di scelta, di progetto, di autonomia e di dedizione: tutto questo può alimentare davvero, insieme ad un nuovo gusto per esperienze soggettive, anche nuove esperienze, relazioni e innovazioni nella vita della comunità”.
La prima tappa del progetto è stata presentata a fine maggio: si tratta di un’ indagine sulle opinioni e le pratiche dei cittadini compresi nelle fasce di età tra i 45 ed i 65 anni. A tutte le famiglie è stato distribuito un numero speciale del notiziario comunale Civit@s con un questionario (da riconsegnare in Biblioteca entro il 30 giugno), disponibile anche su internet all’indirizzo www.bit.ly/viveregandino.All’indagine si affiancheranno momenti di incontro e focus group con operatori, professionisti, volontari delle realtà attive sul territorio, compresi incontri organizzati da realtà locali come il Gruppo Lumen che fa capo alla Biblioteca Parrocchiale. Ospite, martedì 4 giugno alle 20.45 presso l’auditorium delle Orsoline, il professor Silvio Garattini, ricercatore scientifico, medico e docente in chemioterapia e farmacologia, presidente e fondatore dell’Istituto “Mario Negri”. Una sola la domanda condivisa “Possiamo vivere più a lungo?”.