Riguardando con più calma la classifica pubblicata dal Sole 214 ore sulla qualità della vita nelle province italiane emergono dei dettagli che erano sfuggiti ad una prima lettura, tanti sono stati i riferimenti messi a nudo . Per stilare la classifica vengono presi in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:
Ad esempio emerge che quello di Sondrio è stato un vero proprio tonfo precipitando di ben 14 posizioni in classifica rispetto al 2022 (15esima posizione), un precipizio se andiamo a vedere il 2017 quando addirittura raggiunse il terzo posto. Nel 2019 la provincia valtellinese toccò il fondo con il 46esimo posto (anno peggiore dopo il 1992 quando addirittura arrivò alla posizione 69 della classifica generale),
Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milanoi Bergamo, che ha guadagnato nove posizioni rispetto all’anno scorso. Nello specifico, il risultato migliore è quello per le l’accessibilità nelle scuole (la possibilità per i portatori di handicap di accedere ai suoi spazi e servizi). Il dato peggiore invece è per i ristoranti ogni mille abitanti: sono tre, mentre la media nazionale è di quattro.
Aumenta la ricchezza, peggiora la sicurezza
Nell’ambito ricchezza e consumi, invece, si trova al nono posto in Italia, con 36mila euro di valore pro capite (+7,5 per cento) e in affari e lavoro arriva al 24° posto, con valori in aumento per entrambe le categorie, mentre in giustizia e sicurezza si trova al 24°, con un peggioramento rispetto agli anni precedenti.
Per l’indice della criminalità, la Bergamasca è al 48° posto: tra i reati più numerosi i furti in abitazione, con 246,3 denunce ogni centomila abitanti, che la collocano al 43° posto nel nostro Paese, seguiti dai furti in esercizi commerciali, con 111,5 denunce ogni centomila abitanti, al 33° posto, poi dai furti con destrezza (99,2 ogni centomila abitanti, 36°) e dalle rapine (31 ogni centomila abitanti, 38°).
Attenzione per l’ambienteIn ambiente e servizi si trova invece al primo posto a livello nazionale, con un calo delle auto circolanti (-3,6 per cento) e un aumento delle piste ciclabili (+4,8 per cento), nonostante un incremento della concentrazione di Pm10 nell’aria (+1,6 per cento).
Capitale della Cultura, con meno sport: In cultura e tempo libero si trova al 26° posto, sebbene siano diminuite le librerie ogni centomila abitanti (sono 5,7, quindi -3,7 per cento) e la sportività (siamo in settima posizione, con un calo di due rispetto al 2022), ma c’è comunque un’offerta culturale significativa, con 56,5 spettacoli ogni mille abitanti.
Brescia rispetto allo scorso anno che si trovava al 22esimo posto sale in classifica piazzandosi al 15esimo. Brescia si classifica al terzo posto alla voce “pagamento fatture ogni trenta giorni”. Primo posto per “inflazione dei prodotti alimentari e bevande non alcoliche”.
Affari e lavoro: Anche in questo caso sale in classifica passando dal 22esimo al 18esimo posto. In particolare si colloca al sesto posto alla voce “imprese che fanno e-commerce” e al decimo alla voce “giovani che non lavorano e non studiano” i cosiddetti “neet”.
Demografia e società: Un salto importante per Brescia che balza dal 30esimo al nono posto.
Il peggior risultato a livello nazionale, si colloca infatti alla 107esima posizione (l’ultima) alla voce “Delitti informatici”; 11esimo posto alla voce “immigrati regolari residenti; 50esimo posto invece per il consumo farmaci per l’obesità; al 39esimo posto per psichiatri e psicologia clinica. Al 92esimo posto per medici e medicina generale. Un buon quarto posto invece per i posti letto per specialità ad elevata assistenza
Altre voci più interessati riguardano la qualità della vita dei giovani (31esimo posto) meglio la qualità della vita degli anziani (23esimo posto). Per la qualità della vita dei bambini Brescia si colloca al 30esimo posto. Dato negativo quello relativo alla qualità della vita delle donne per cui Brescia si colloca al 62esimo posto. Primo posto in tema di illuminazione pubblica e sostenibile.
Alla voce “ingressi a spettacoli” guadagna un 21esimo posto nella voce cultura e spettacoli. Ottava posizione per “servizi e centri per il benessere fisico
Sondrio perde 16 posizioni ed è in assoluto 32esima in tutta Italia. Siamo primi nel Paese per Pagamenti delle fatture oltre i 30 giorni ma 105esimi per Popolazione con crediti attivi
Affari e lavoro: 3esima posizione di Sondrio in questo settore dove saliamo rispetto al 2022. Da segnalare il quinto posto in tutta Italia per le Imprese in fallimento, in questo particolare indicatore siamo quinti.
Giustizia e sicurezza: Peggioriamo anche su questo fronte e perdiamo 11 posizioni dopo un 2022 brillante. Sondrio è quattordicesima. Siamo sesti per l’Indice di criminalità ovvero per totale dei delitti denunciati, noni esimi per furti in abitazione, 44 esimi per furti con destrezza, 98 esimi per incendi.
Demografia e società: 13 posizioni “perse per strada” in questo indicatore che ci vede scivolare al 60esimo posto in classifica. Siamo 11 esimi per densità abitativa (Residenti per kmq – Istat, Al 1° gennaio 2023) e addirittura in 97esima posizione per Medici di medicina generale
Ambiente e servizi: Questo è l’unico settore che vede Sondrio guadagnare posizioni, 5 per la precisione, con una posizione in classifica al numero 11. Siamo quarti in Italia per Energia elettrica da fonti rinnovabili, Quinti per Qualità della vita degli anziani e noni per Qualità della vita delle donne.
Cultura e tempo libero: E’ questo il settore che vede un peggioramento più netto maggiore dell Provincia con ben 21 posizioni perse che ci portano in 50esima posizione. Siamo 56esimi per Offerta culturale (spettacoli ogni mille abitanti Siae/Istat, 2022) 98esimi Patrimonio museale ogni 1000 abitanti
