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“Putinstan. Come la Russia è diventata uno Stato canaglia”

“Putinstan. Come la Russia è diventata uno Stato canaglia”

una serata dedicata al giornalismo d’inchiesta internazionale il reporter e
giornalista ardesiano Giorgio Fornoni, domenica 24 marzo alle 20.45 nella sala consiliare di
Ardesio, presenta il suo ultimo libro “Putinstan. Come la Russia è diventata uno Stato
canaglia” (ed. Chiarelettere – 300 pag, con prefazione di Milena Gabanelli), in una serata
organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Ardesio.
Un’occasione per ripercorrere vicende storiche del passato e osservare e rileggere il
presente per capire, con uno sguardo attento quanto accade in Russia, nell’Europa dell’Est
e non solo.
«Come assessorato alla cultura non potevamo non chiedere a Giorgio Fornoni, nostro
illustre cittadino nel Mondo, di presentare anche qui ad Ardesio, a casa sua, il suo
nuovissimo lavoro. – Commenta Simone Bonetti, vicesindaco e assessore alla Cultura
del Comune di Ardesio – Nello scorso novembre abbiamo organizzato insieme una serata
di giornalismo e politica, ospitando Oliviero Bergamini, responsabile esteri del Tg1 per
parlare Kennedy, di America. Domenica 24 marzo, grazie all’irrefrenabile lavoro di Giorgio
Fornoni come reporter ed inviato, parleremo di Russia e presenteremo il suo ultimo libro
“Putinstan”. Questa sua nuova pubblicazione spazia dalle rovine di Grozny e i campi
profughi della Cecenia, ai depositi di armi chimiche sugli Urali, alle mille vie del gas, in un
contesto ed un momento storico davvero tribulato per la Russia, i paesi dell’est ed il mondo
intero».
«La presentazione sarà anticipata dalla proiezione di un filmato che condensa le mie
inchieste fatte e che hanno dato vita ai miei appunti di viaggio e poi al libro. – spiega il
giornalista Giorgio Fornoni – Racconto tutte le fasi dalla guerra in Cecenia fino ai giorni
nostri. Tra orrori nei gulag siberiani fino alla nuova Russia e all’attuale situazione.
Non parlo soltanto di Vladimir Putin ma anche di personaggi estremamente positivi come
Anna Politkovskaja, grande esempio di giornalista dalla “schiena dritta”, che con coraggio ha
criticato la politica di Putin e che ci fa riflettere sull’importanza della libertà di stampa. Nel
libro parlo anche dei gulag sovietici attraverso un’importanza testimonianza di un
sopravvissuto che ci fa comprendere che siamo di fronte ad un grande pericolo».
GIORGIO FORNONI
Giorgio Fornoni è un giornalista e inviato originario di Ardesio (Bg). Attraverso le sue
numerose inchieste in tutto il mondo ha documentato alcune delle più grandi emergenze dei
nostri giorni, dalla lavorazione della coca in Perù al traffico di oro nell’ex Zaire,
dall’evacuazione della Liberia a quella dell’Angola. Dal 1999 collabora con la trasmissione
televisiva Report
PUTINSTAN. Come la Russia è diventata uno Stato canaglia
La spietata analisi del potere in Russia nelle parole di un grande inviato di guerra e
giornalista di Report.
In nessun luogo come in Russia si avverte in maniera tanto forte e incisiva il peso della
storia. Ma non si può comprendere fino in fondo quello che sta succedendo oggi in Ucraina
e nel mondo se di quella storia non si sottolinea anche la deriva autoritaria che spesso in
Russia ha avuto l’esercizio del potere: dal dispotismo più o meno illuminato degli zar alla
rivoluzione bolscevica, dalle purghe di Stalin fino alle recenti velleità neo-imperialiste.
Consapevole di questo passato, il reporter Giorgio Fornoni ha percorso i lunghi binari della
Transiberiana per capire l’anima più vera di quel che è diventato, secondo la celebre
definizione dell’attivista Aleksej Naval’nyi, il «Putinstan». Il risultato è un’inchiesta senza
precedenti che attraversa gli orrori e le testimonianze dei gulag sovietici, le rovine di Grozny
e i campi profughi della Cecenia, i depositi di armi chimiche delle città segrete sugli Urali, le
mille vie del gas che alimentano il potere corrotto e miserabile degli oligarchi. Le speranze di
una convivenza pacifica con l’Occidente, dopo decenni di Guerra fredda e di sostanziale
stabilità, sono oggi definitivamente crollate, e in questo libro Giorgio Fornoni, ripercorrendo i
luoghi di una semisconosciuta geografia della disperazione e del male assoluto, offre
un’analisi lucidissima e dettagliata delle infinite e brutali contraddizioni che ancora
attraversano la Russia.

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