CISL di Bergamo, in collaborazione con la FNP provinciale, attiverà da lunedì 15 gennaio il “Punto Salute”, un presidio di assistenza dedicato agli iscritti rispetto all’accesso alla cura e all’assistenza sanitaria.
“L’emergenza epidemiologica causata dal COVID-19 se per un verso ha evidenziato il grande valore del Servizio sanitario nazionale, per un altro ha anche messo in evidenza alcuni limiti perlopiù strutturali e di vulnerabilità – dice Angelo Murabito, segretario CISL Bergamo. Sono infatti emerse, in maniera generalizzata, forti criticità nell’erogazione dei servizi, soprattutto in termini di prevenzione e assistenza sul territorio, tempi di attesa e grado di integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali. Criticità contrassegnate anche da significative disparità territoriali”.
Lo stato di salute del Sistema Sanitario Nazionale è da tempo al centro delle attenzioni della CISL provinciale, che intende approntare una serie di misure per andare incontro a esigenze e bisogni di una popolazione sempre più fragile e sempre più povera. Un’attenzione che ha portato alla realizzazione del progetto “Sportello Salute”, servizio di assistenza e intervento proprio a favore di chi meno riesce a entrare in sintonia con le nuove “regole” della sanità: prenotazioni, pagamenti e contenziosi.
“È necessario fornire tutela del diritto esigibile alla salute e alla cura – insiste Murabito. L’attività del “Punto Salute” nel territorio sarà centrata principalmente sul tema dei tempi d’attesa per visite ed esami, agenda prenotazioni, ambito di garanzia delle visite e dimissioni ospedaliere”.
Nell’ultimo anno, l’81% di chi ha cercato di prenotare un appuntamento con il servizio sanitario nazionale ha avuto difficoltà legate alla lunghezza dell’attesa e, alla fine, ha rinunciato alle cure, oppure, nella maggioranza dei casi, ha pagato di tasca propria. I dati diffusi dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali mostrano che, su Bergamo, l’anno scorso sono entrati 35 milioni di euro in meno di ticket rispetto al 2018, segnale che dimostra sempre di più che le persone si curano privatamente o rinunciano alle cure. Insomma, una serie di situazioni che crea una grande sfiducia per il funzionamento del Servizio Sanitario e che non garantisce l’accesso alle cure in maniera appropriata e tempestiva. “La qualità del Servizio Sanitario è un motivo di vanto per il nostro paese, è un pilastro della nostra democrazia, è una leva importante per lo sviluppo economico. Oggi però questo modello universale segno di uguaglianza ed equità è fortemente a rischio. Per Le persone meno abbienti il diritto alla salute non è così tutelato. Da una recente ricerca emerge che curarsi senza servizio sanitario costa da 422 a 1.278 euro al giorno per un ricovero, 600 euro al giorno per la degenza in un reparto di medicina e così via. Se non ci fosse più il Servizio Sanitario Nazionale, che oggi grava sui cittadini solo per la fiscalità generale, il conto delle cure sarebbe assai salato”.
“Per questo – continua Murabito -, abbiamo pensato a uno strumento d’informazione sulle possibilità di tutela del diritto alla cura sanitaria e all’assistenza. Il passo in più che faremo è costruire nei territori un nostro presidio dedicato per la tutela della persona rispetto a disservizi e impedimenti organizzativi nell’accesso alle cure”.
“Se vogliamo continuare a garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute sancito nell’art. 32 della nostra Costituzione – è il pensiero della segreteria CISL orobica -, sarà necessario assicurare sostegno economico alla crescita del FSN per rafforzare il Servizio sanitario nazionale
sbloccare assunzioni di medici, infermieri, personale socio-sanitario; investire sulla medicina territoriale, azzerare le liste di attesa, garantire il diritto alla salute e prestazioni sanitarie e sociali in ogni territorio”.
E quindi, lo “Sportello Salute” della CISL di Bergamo si ripropone di riportare al centro il lavoro del servizio sanitario nazionale e, soprattutto, garantirne la fruibilità da parte della fetta più fragile della popolazione, perché analfabeti informatici o appartenenti a ceti meno abbienti.
Lo sportello verrà aperto fisicamente presso la sede della FNP Cisl di Bergamo in Via Carnovali , dalle 14.30 alle 16.30 , ogni lunedì
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