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Punk Rock da tutta Italia per il Bös Festival di Leffe

Punk Rock da tutta Italia per il Bös Festival di Leffe

Tre giorni di musica nel ricordo di un amico, unendo il piacere di ritrovarsi ad un concreto impegno di solidarietà. Da venerdì 14 a domenica 17 giugno torna a Leffe, presso la tensostruttura del Polo Scolastico a pochi passi dal Museo del Tessile, il Bös Festival, giunto alla ventiquattresima edizione. La manifestazione si tiene dal 1998 ed è dedicata alla memoria di Luca Bosio, morto giovanissimo in un tragico incidente stradale. Negli ultimi venticinque anni più di cento band, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, si sono alternate a Leffe per quello che è il Festival punk rock, ad memoriam, più longevo della Bergamasca. L’iniziativa propone un accurato e articolato servizio cucina, bar, pizzeria e intrattenimento per i più piccoli, ma il segno distintivo è senza dubbio la musica (concerti ogni era dalle 21.30), grande passione di Luca e degli amici che così vogliono ricordarlo.
I primi ad esibirsi sul palco del Bös Festival, venerdì 14 giugno, saranno i The Useless 4, quartetto bergamasco nato nel 2019. Nella stessa serata seguiranno i Persiana Jones, gruppo che ha fatto la storia dello Ska italiano con oltre 1500 live e oltre trent’anni di attività. Originari del Canavese a nord di Torino, furono fondati nel 1988 per volontà di Silvio (voce e chitarra) e Beppe Carruozzo (basso) con Gianni Rossebastiano (batteria), reduci dallo scioglimento della precedente formazione Winding Logs.
Sabato 15 giugno, sempre alle 21.30, l’apertura sarà affidata ai Fattore Rurale (da Piacenza) e agli Emoji Soul (duo formato da Emanuela De Canio e Stefano Volini, nato nel 2009 in Basilicata.  A seguire i Meganoidi, altra band storica del panorama ska-core e rock alternativo, nata a Genova nel 1997. Quest’anno la formazione ligure ricorda i vent’anni dall’uscita di “Zeta Reticoli”, forse il suo principale successo, con il tour denominato “Brucia Ancora Tour”.  Prima degli spettacoli di sabato, i più piccoli potranno trascorre un paio di ore con il cantastorie Dulco Granoturco.
La giornata di chiusura di domenica 16 giugno si aprirà sin dalla tarda mattinata, con il “pranzo musicale” delle ore 12 animato dai Backyard Noise, apprezzata formazione della Val Gandino. La serata sarà animata innanzitutto dalla band “The Rospones”, strettamente legata al Bös Festival e all’inno goliardico “Save the Rospo”. Seguirà l’attesa esibizione dei Rumatera, formazione veneziana che ha avuto la capacità di unire le tradizioni locali e il dialetto veneto alla linea punk rock della tradizione californiana degli anni ’90. La concreta rivalsa della ruspante genuinità di provincia sull’omologazione di talent e realty che vanno per la maggiore. Da sottolineare il forte impegno di solidarietà del Bös Festival e degli amici di Luca Bosio. Solo nell’ultimo anno hanno sostenuto (5.000 euro) l’acquisto della nuova ambulanza della Croce Rossa Val Gandino, le borse di studio agli studenti meritevoli di Leffe (unitamente al Gruppo Alpini), le raccolte alimentari della S.Vincenzo. Da non dimenticare il murales realizzato da Wiz Art (William Gervasoni) all’ingresso del Museo del Tessile (e all’area sede del Bös Festival) e la mostra che ricorderà Emiliano Perani (giovane artista morto nei giorni della pandemia) attraverso le sue locandine creative che in questi decenni hanno annunciato il Festival.  Gli Amici di Luca Bosio sostengono infine il progetto “Agganciati alla Vita”, portato avanti da Mauro bernardi e da EnjoySki ODV. E’ dedicato, nelle scuole della Bergamasca, alla prevenzione degli incidenti stradali. “Portiamo – spiegano i ragazzi del Bös Festival –  la nostra personale esperienza ed il ricordo di Luca, nella speranza che nessuno debba mai più vivere ciò che abbiamo vissuto noi dopo il suo addio”. Tutte le serate sono ad ingresso libero e gratuito.

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