Quattordici anni di reclusione e 100mila euro da pagare. E’ questa la pena che dovrà scontare il 79enne residente in un comune della Valle Cavallina, responsabile di violenze sessuali continue, dal 2013 al 2016, nei confronti della nipote, che al tempo aveva solo 12 anni.
Il “nonno orco”, metteva le mani sui genitali della piccola, nei suoi slip, ed insieme vedevano dei filmini porno. Dutante il processo, l’uomo ha ammesso di avere avuto rapporti con la nipote che era consenziente, rettificando però sull’età della ragazzina: da quanto afferma il nonno, pare che lei ai tempi avesse 15 anni, non 12. Il difensore del 79enne ha chiesto la riqualificazione del reato di violenza sessuale in quello meno grave di atti sessuali su minori, vista la tesi del signore. Una richiesta che i giudici hanno respinto. A dare il via a tutte le indagini sul caso, l’allarme lanciato nel 2016 dalla ragazzina stessa, in una chiacchierata con la madre. Ha inoltre raccontato la sua versione, al p.m in presenza di una psicologa.