Con la recente approvazione alla fine del mese di ottobre in assemblea dei sindaci del bilancio della Provincia di Bergamo sono stati stanziate risorse per 250 mila euro per la sistemazione della strada provinciale che dalla località montana di Dossena porta fino a San Pellegrino Terme. «Questo è un intervento che dimostra la forte attenzione della provincia nei confronti delle problematiche dei nostri paesi di montagna – ha commentato soddisfatto il sindaco del comune di Dossena Fabio Bonzi –. Per questo motivo ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno preso a cuore le nostre richieste».
I lavori di sistemazione, che partiranno nel 2018, interesseranno principalmente tre diversi punti lungo il percorso: un primo tratto sopra la frazione Molini, un secondo sotto la frazione Piazzegotto e un terzo presso bosco merlone. È in questo particolare tratto che, attualmente, sono presenti i segni di cedimento più evidenti e per i quali si necessita un intervento immediato. In linea generica quest’operazione permetterà di sopperire alle numerose problematiche lungo il tragitto, ripristinando i tratti particolarmente pericolosi.
Ma non è tutto. Data la riapertura della cava del gesso presso la medesima località e, la conseguente circolazione ad alta intensità dei mezzi pesanti, sarà di estrema necessità consentire una migliore viabilità di tali mezzi pesanti, con tutte le precauzioni del caso. «Il nostro contributo parte innanzitutto dalla volontà di mettere in sicurezza un tratto di strada che da tempo necessitava di interventi – ha sottolineato il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi –. Detto questo, per noi, è anche un riconoscimento all’impegno che tutta la comunità di Dossena sta mettendo per il rilancio e la promozione del paese, investendo sull’idea che vivere e lavorare in valle deve essere possibile; dal sindaco al parroco, passando per i giovani della coperativa I Rais e le diverse associazioni, Dossena ha dimostrato di credere nel proprio futuro e noi siamo orgogliosi di dare il nostro contributo».
di GRETA BALICCO