Cerca
Close this search box.

Proteste per la chiusura di Naquane a Capo di Ponte

Stop agli ingressi al parco di Naquane a Capo di Ponte nella mattinata di domenica 19 febbraio: il provvedimento è stato preso dalla Sovrintendenza con la motivazione di carenza di personale (ma in mattinata c’era due custodi a presidiare il parco).

Il sindaco di Capo di ponte Francesco Manella, con operatori turistici e semplici cittadini, ristoratori, membri di associazioni, guide e archeologi, tra cui Ausilio Priuli dell’Archeopark e Alberto Marretta del parco di Seradina, erano presenti per un sit-in di informazione ai turisti e protesta per la scelta adottata dalla Sovrintendenza. Assenti Comunità montana e Gic: inoltre, nessuna risposta alla proposta di di Capo di Ponte di tenere aperto il parco con la presenza di alcuni giovani forniti dal Comune. Per questo il presidio di questa domenica è servito anche a far sapere che le alternativa a Naquane ci sono, ovvero il parco di Seradina-Bedolina e il Mupre, gestiti dal municipio. Di fronte a visitatori provenienti da varie località l’archeologia rupestre camuna ha fatto una brutta figura. Il sindaco Manella ha raccontato che in un incontro al ministero è stato detto che anche i parchi, dopo il Mupre, passeranno al polo museale e questo forse renderà il futuro meno grigio. Ma a fare arrabbiare è soprattutto l’immobilismo degli enti valligiani, conclude Manella.

 

Condividi:

Ultimi Articoli