Cerca
Close this search box.
Passo della Presolana

Proteste al passo della Presolana per l’arrivo di nuovi migranti

Oltre 300 manifestanti martedì 25 luglio in serata per protestare contro l’annunciato arrivo nei prossimi giorni presso l’hotel Spampatti del Passo della Presolana di un numero di migranti, dai 50 agli 80.

 

L’hotel era stato inserito tra le strutture che avevano dato la disponibilità ad accogliere nuovi migranti. Comunque ufficialmente non vi sono ancora conferme sulle assegnazioni e resta l’incognita del numero di ospiti e della data del loro arrivo a Castione. Dopo un primo corteo pacifico dal piazzale del Passo fino all’hotel, il gestore dello Spampatti ha reagito alle provocazioni della gente che si era radunata davanti all’albergo, lanciando sui presenti alcune tazzine da caffè e bicchieri di vetro: un gesto che potrebbe avere anche conseguenze legali anche se fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la situazione si è surriscaldata. Sul posto erano presenti i carabinieri di Clusone che hanno ristabilito l’ordine. I molti presenti si erano ritrovati per far sentire il loro dissenso dato che la prima fonte di reddito per il comune di Castione è il turismo. Molti temono che oltre ai 56 migranti presenti a Villa Jesus, l’arrivo di un altro grosso gruppo di richiedenti asilo crei problemi di sicurezza e immagine. E’ stato ribadito anche durante la manifestazione che la legge stabilisce il numero di 3 migranti massimo ogni 1.000 abitanti: numeri che a Castione sono già stati ampiamente superati. Nella giornata odierna (mercoledì 26 luglio) dovrebbe esserci l’arrivo del contingente preannunciato ed i manifestanti hanno dichiarato che scenderanno comunque in piazza per protestare, arrivando,s e necessario, anche a bloccare la strada. Il sindaco Angelo Migliorati ha ribadito in una lettera al prefetto l’assoluta contrarietà della amministrazione all’arrivo di nuovi migranti, manifestando il grande disagio e la grande rabbia della popolazione.

 

Condividi:

Ultimi Articoli

Il lago bianco è salvo

Legambiente e il comitato Salviamo il Lago Bianco, che da mesi si stavano battendo per fermare quello che a loro dire era un progetto che