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Altro che 35 euro al giorno. Il costo allo Stato di ogni richiedente asilo è ben più salato. E a dirlo è la Corte dei Conti, che ha messo in luce tutte le criticità del fenomeno dell’accoglienza, calcolando che in media, tra il 2008 e il 2016, per la protezione di ogni immigrato sono stati spesi 203,95 euro al giorno.  Un fiume di denaro per mantenere dei clandestini, visto  che meno del 10 per cento viene riconosciuto rifugiato. Ma oltre al danno la beffa: a farsi carico di questo esercito di bisognosi ci devono pensare le Regioni e le aziende sanitarie locali che si trovano in prima linea nell’accoglienza.

“Basti pensare che in Lombardia al 31 dicembre 2017 il credito accumulato per le prestazioni urgenti e comunque essenziali erogate agli stranieri non in regola è pari a 64.448.000 euro”. A denunciarlo sono Paolo Grimoldi, Segretario nazionale della Lega Lombarda e Giovanni Malanchini, Responsabile Nazionale Enti Locali Lega Lombarda, a pochi giorni dall’approvazione della Giunta regionale della delibera relativa alla ricognizione dei crediti per le spese sanitarie degli stranieri non in regola. 

“Una cifra folle che lo Stato deve agli ospedali lombardi e una storia che si ripete da anni, con rimborsi al contagocce e nella peggiore delle ipotesi con la restituzione dei soldi che poi va in prescrizione. E’ un vergogna: mentre i nostri cittadini pagano ticket e tasse, ci sono clandestini che godono di  privilegi che mandano in rosso il conto delle nostre Regioni.  I cittadini lombardi  – concludono – ringrazino i compagni del Pd e le loro politiche buoniste, che per anni hanno permesso agli immigrati di vivere nel paese dei balocchi”.